Economia

Moto Morini, nuova offerta Garelli: più assunzioni per il salvataggio

Nuova Garelli, la casa motociclistica che fa capo a Paolo Berlusconi (a cui fa riferimento la maggioranza della società editrice del Giornale), riprova il salvataggio della Moto Morini. Lunedì a Bologna, nella sede della Provincia, è in programma il vertice decisivo sul futuro della storica società di Casalecchio di Reno. Un’intesa di massima sarebbe stata raggiunta e l’incontro della prossima settimana dovrebbe riguardare la definizione dell’operazione. Ma a rendere complessa la trattativa è l’avvenuta dichiarazione di fallimento di Moto Morini che, di fatto, ne ha consegnato le sorti a Piero Aicardi, il curatore nominato dal tribunale civile, al quale spetta ora il compito di vagliare le offerte.
Il piano industriale che la società di Berlusconi ha presentato al curatore fallimentare prevede il mantenimento di 26 posti di lavoro, 6 in più rispetto a quanto era stato stimato un mese fa in occasione della prima offerta, respinta dai sindacati. Anche la sede di Moto Morini rimarrà a Casalecchio di Reno o nel territorio bolognese. Da parte loro molte organizzazioni sindacali, rassicurate sul fronte occupazionale e viste le reali possibilità di salvataggio, hanno ora un atteggiamento più aperto nei confronti di Nuova Garelli. L’asse con la società guidata da Luciano Crafa e Gianpaolo Rocco, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Nuova Garelli, è stato studiato per favorire importanti sinergie. All’inizio la cooperazione riguarderebbe la produzione di motori in Emilia per la gamma Garelli. Successivamente sarà ampliata. Maggiore chiarezza, se andrà in porto l’acquisizione, si avrà subito dopo l’estate.
Moto Morini, fondata nel 1937 da Alfonso Morini, si è sempre caratterizzata come un’industria moderna, di piccole dimensioni, la cui missione è sempre stata ben delineata: costruire moto italiane, equipaggiate con propri motori e dotate di una componentistica di elevato livello qualitativo.

A raccontare l’azienda bolognese, dalle origini agli anni più recenti, affrontando le tante vicende sportive, quelle industriali e tecniche, è stato nel 2009 Massimo Clarke, esperto nelle due ruote, nel libro «Moto Morini, una storia italiana», edito da Nada.

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