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Motor Show, la ricetta dell’ottimismo

Motor Show, la ricetta dell’ottimismo

Promotor, Promotor International e poi Gl events si sono succedute nell’organizzazione del Motor Show di Bologna giunto alla 36ª edizione, ma lo spirito non è mai cambiato, anche nei momenti più difficili. Protagonista, da 22 anni, nel comporre l’alchimia di questo Salone unico al mondo, è Giada Michetti, oggi ad di Gl events Italia e a lei chiediamo, prima di tutto, che Motor Show ci attende. «Il migliore che potevamo organizzare in questo momento - afferma - considerando la crisi del mercato e il fatto che negli anni dispari il Motor Show non viene incluso nel calendario delle rassegne internazionali e, di conseguenza, le filiali italiane delle case estere non ricevono contributi dalla casa madre. Ciò, tuttavia, non ha impedito in passato, e nemmeno quest’anno, che un costruttore che sa di avere una novità importante scelga comunque di parteciparvi».
Possiamo fare un confronto con l'ultimo anno dispari, quello della versione «short»?
«Direi di no, perché l’edizione 2011 è molto più vicina a quella del 2010, e anche se contiamo alcune assenze ci sono molti ritorni, le prime assolute per il pubblico italiano sono una cinquantina e molte di queste sono première addirittura mondiali oppure europee. Fiat Group e Volkswagen Group, poi, si riprendono un padiglione intero, un forte segnale sull’importanza del nostro Salone dove debuttano le nuove Panda e up! Tutti i padiglioni sono occupati».
Non ci sono soltanto le vetture di serie. Quali sono le tematiche che svilupperete quest’anno?
«C’è ancora Electric City, un padiglione realizzato con Enel dove le case proporranno le loro vetture a emissioni zero che possono anche essere guidate all’esterno e all’interno su un percorso che simula fedelmente l’uso di una vettura elettrica. È un’iniziativa unica nel panorama dei Saloni internazionali che molti stanno cercando di copiarci senza riuscirci, relegando le auto elettriche in posizioni marginali o legandosi esclusivamente a un marchio. Al padiglione 25 debutta invece Innovation Hall powered by Autostrade per l’Italia, un pezzo di autostrada fedelmente ricostruito per mostrare l’evoluzione della rete e mettere in evidenza le più moderne tecnologie offerte oggi all’automobilista per interagire con l’ambiente che lo circonda».
E poi ci sono Icon Cars e Luxury Time.
«Sono altre due nuove iniziative. La prima, organizzata insieme all’Asi vuole celebrare i 150 dell’Unità d’Italia, anche se l’auto è nata 25 anni dopo, attraverso vetture storiche, per lo più sportive, suddivise per decenni, un percorso emozionante e ricco di fascino. Luxury Time, curata dal magazine Monsieur, invece, è un’esposizione di vetture di lusso e di supercar che sono icone di uno stile di vita esclusivo».
Una peculiarità del Motor Show è l’attività all’esterno dei padiglioni.
«Sono come sempre numerose le aree per i test drive dei visitatori che l’anno scorso hanno fatto registrare 33mila prove. E poi le gare e le esibizioni nella Mobil1 Arena per la quale possiamo contare su un altro grande partner. Allo storico Memorial Bettega Rally affiancheremo quest’anno una versione Legend dove gareggeranno tanti campioni del passato, una celebrazione di una competizione che è già un mito e che da sola richiama un gran numero di spettatori».
Da Bologna al Medio Oriente e presto in Sud America, il Motor Show è un modello da esportazione?
«All’di Gl events la filiale italiana, per la sua storica competenza, ha la responsabilità degli eventi automotive.

Dopo aver dato vita al Salone di Doha, in Qatar, che in gennaio 2012 vivrà la sua seconda edizione, siamo ormai in dirittura per organizzare nel 2013 un Salone dell’auto a Rio de Janeiro che potrebbe entrare in alternanza con quello di San Paolo. Il Brasile è grande come l’Europa, pensiamo che meriti un grande Salone ogni anno».

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