
Il verdetto del Gran Premio di Spagna non è forse quello che i tifosi della Ferrari si aspettavano ma c’è luce alla fine del tunnel. Se l’ennesima doppietta della McLaren, con Oscar Piastri e Lando Norris che hanno confermato in gara la superiorità mostrata in tutto il weekend, la ripartenza dopo la safety car dovuta al ritiro di Kimi Antonelli vede Charles Leclerc sorprendere Max Verstappen ed aggiudicarsi la terza posizione. Il campione del mondo, innervosito, prende a sportellate Russell poco dopo e si becca 10 secondi di penalità, precipitando in decima posizione. Delusione per Lewis Hamilton, che chiude in sesta posizione dopo esser stato superato da Hulkenberg nel finale,
Piastri vola, le Ferrari ci sono
Ancora prima della partenza l’attenzione di molti va alle temperature sul circuito del Montmelò: 31 gradi l’aria, ben 51 gradi l’asfalto, cosa che potrebbe influenzare il rendimento delle gomme. La McLaren non sembra preoccuparsi troppo, visto che entrambe le monoposto montano soft nuove alla partenza. Al pronti via la scelta sembra pagare, visto l’ottimo spunto di Piastri, che mette al sicuro la prima posizione: meno bene va al suo compagno di squadra, che si vede scavalcato dalla Red Bull di Max Verstappen. Molto positiva anche la partenza di Lewis Hamilton, che attacca subito Norris mentre Leclerc riesce a scavalcare la Mercedes di George Russell. Partenza da dimenticare per le Frecce d’Argento, visto che Kimi Antonelli ha perso due posizioni rispetto alla partenza.

Hamilton non riesce a rimanere nella zona Drs ma continua a pressare stretto la McLaren di Norris ma non è detto che tutti i piloti stiano spingendo al massimo: le preoccupazioni per il degrado delle gomme sono davvero tante. Almeno a giudicare dal giro veloce di Piastri, il primo a scendere sotto l’1’20”, l’australiano sta cercando di mettere un po’ di luce tra lui e la Red Bull di Verstappen. I due secondi di vantaggio sul campione del mondo non sono certo rassicuranti mentre Leclerc si fa vedere negli specchietti del compagno di squadra, che non ne vuole sapere di mollare la quarta posizione. Altrettanto aggressivo Lando Norris, che si è ripreso da un momento di crisi per provare a rendere il favore a Verstappen e riprendersi la seconda posizione. Molto scocciato Leclerc con il muretto quando Hamilton gli chiude ancora la porta in faccia: “Stiamo perdendo tempo”. Alla fine arriva l’ordine di scuderia e l’inglese fa passare Leclerc: il ritardo nei confronti del terzo posto, però, è già di quasi sei secondi. Al giro 12, Verstappen si lamenta del poco grip: il campione del mondo paga dazio al giro successivo, quando viene scavalcato da Norris. Basta ed avanza per convincerlo a rientrare ai box e montare un nuovo treno di soft.

Tre soste possibili, McLaren avanti
Con quattro secondi a separare le due McLaren, le due Ferrari faticano a tenere il passo del duo di testa, perdendo qualche decimo a giro. Mentre Hamilton rientra al box per montare le medie, giro veloce di Verstappen, che risale fino alla sesta posizione: un giro dopo sosta anche per Leclerc, che invece monta le soft, sparigliando rispetto al compagno di scuderia. Il monegasco rientra settimo ma dovrà faticare per rifarsi sotto al campione del mondo, che si sbarazza in pochi giri di Kimi Antonelli. Sia le Mercedes che le McLaren iniziano a faticare con le gomme posteriori ma la delusione più grande per il pubblico spagnolo arriva dal lungo di Fernando Alonso, che finisce nella ghiaia e rientra in 17a posizione. Russell e Norris si fermano per il cambio gomme mentre il muretto chiede a Piastri di resistere fino al giro 25 prima di rientrare ai box: l’inglese della McLaren rientra dietro a Verstappen, che ha un passo gara molto regolare.

Il leader della gara anticipa i tempi rispetto alle previsioni e torna in pista con un treno di medie nuove: il campione del mondo è in testa ma dovrà necessariamente fermarsi un’altra volta mentre le due McLaren potrebbero forse arrivare fino al traguardo. Piastri è più veloce di circa mezzo secondo nel settore centrale rispetto all’olandese mentre Leclerc fatica ad avvicinarsi al terzo posto di Norris, avanti di circa 5 secondi. Nel frattempo, un contatto tra Albon e Lawson costa caro al pilota della Williams: dopo aver danneggiato la sua monoposto, si becca 10 secondi di penalità che sconta ai box prima di ritirarsi. Al giro 30, Verstappen è costretto a rientrare ai box per montare le medie, riuscendo a rientrare in pista davanti ad Hamilton. Il campione del mondo si lancia subito all’inseguimento del terzo posto di Leclerc: il monegasco fa registrare un discreto 1’20”, perdendo però qualcosa nei confronti dell’olandese, che fa segnare subito dopo il giro veloce. Le alte temperature rendono sempre più probabile lo scenario delle tre soste, mai considerato in tutto il weekend di gara.

Fuori Antonelli, finale esplosivo
A 30 giri dalla fine, Verstappen gira decisamente più veloce della Ferrari di Leclerc e lo sorpassa facilmente, strappandogli il terzo posto. Il passo del campione del mondo in questa fase del gran premio è ottimo, tanto da consentirgli di guadagnare un secondo nei confronti di Norris: la reazione delle due McLaren è immediata ma resta da capire che effetti avrà sulla loro strategia di gara. Al giro 41 arriva la nuova sosta ai box per Leclerc, che monta un treno di medie nuove: il ferrarista rientra sesto tra le due Mercedes di Russell e Antonelli ma scavalca l’inglese in pochi giri. In testa, invece, Piastri perde quattro decimi su Norris, ora a meno di tre secondi dalla prima posizione: Leclerc inizia a gestire le gomme per evitare problemi nel finale di gara mentre Verstappen non sembra in grado di tenere il passo delle due McLaren. La seconda sosta ai box di Hamilton si rivela un mezzo disastro: problema all’anteriore destra e ritardo che costa all’inglese la sesta posizione. Un giro dopo tocca a Verstappen rientrare ancora per montare le soft per un finale all’attacco: Norris e Piastri fanno lo stesso subito dopo con soste molto rapide.

Se Hamilton gira sui tempi di Verstappen, le medie di Leclerc non sembrano performare abbastanza per consentire al ferrarista di avvicinarsi al gradino più basso del podio. A complicare l’inseguimento di Norris nei confronti di Piastri ci si mette un doppiaggio difficoltoso ma la situazione sembra piuttosto stabile. Se Leclerc si lamenta del poco grip, Hamilton si avvicina alle spalle del compagno di squadra: in testa, invece, Piastri gestisce i 3,3 secondi di vantaggio nei confronti di Norris. La situazione cambia di colpo poco dopo, quando la Mercedes di Antonelli va lunga in curva 10 per un problema alla power unit, costringendo la direzione gara a far entrare la safety car. Ne approfittano subito i primi tre in classifica con Verstappen che si lamenta col box quando si vede montare le hard: scelta sicuramente singolare quella del muretto della Red Bull, che potrebbe offrire il fianco ad un attacco di Leclerc. La safety car rimane in pista più a lungo del previsto: momento di panico quando Piastri inchioda e Verstappen quasi lo tampona.

Lo spettacolo vero è alla ripartenza, quando il ferrarista attacca il campione del mondo che non riesce a difendere la terza posizione. Molto polemico Verstappen, che accusa prima Russell e poi Leclerc di averlo spinto fuori dalla pista: dai replay risulta colpevole il pilota Mercedes ma l’olandese si rifa sotto al monegasco a due giri dalla bandiera a scacchi. La frenesia della rimonta costa cara a Verstappen, che si tocca con Russell, perdendo la posizione e rischiando una penalità. L’inglese della Mercedes cerca un sorpasso improbabile nei confronti di Charles Leclerc ma il ferrarista riesce a difendere la posizione fino alla bandiera a scacchi. Vince quindi Oscar Piastri davanti a Lando Norris e all’alfiere della Ferrari, che torna sul podio dopo l’exploit di Montecarlo.
La sorpresa arriva poco dopo l’arrivo, quando il contatto tra Verstappen e Russell alla curva 10 viene sanzionato con 10 secondi di penalità nei confronti del campione del mondo: l’olandese precipita quindi in decima posizione mentre Hamilton deve accontentarsi del sesto posto, visto che è stato sorpassato alla ripartenza da Hulkenberg.