
Hanno tutti un motivo per festeggiare tranne la Ferrari. Quasi una costante in questa stagione che per la Scuderia rischia di diventare una delle peggiori della storia. George Russell festeggia la sua quinta vittoria, la seconda stagionale, con una gara dominata dall'inizio alla fine dopo che il suo weekend era incominciato contro un muro. La McLaren festeggia il suo secondo Mondiale Costruttori di fila, il decimo della sua storia. Max Verstappen festeggia il piccolo passo avanti in classifica e riesce a tenere in vita il suo sogno Mondiale recuperando punti su Piastri e Norris che hanno pure rischiato di farsi fuori a vicenda al via. Il distacco di Max che, dopo il Gran premio d'Olanda era di 104 punti, ora è di 63 con 6 gare (e tre sprint) ancora da disputare. Difficile, difficilissimo, ma non impossibile, soprattutto se il duo papaya comincerà a rubarsi punti a vicenda. Lando e Piastri si sono toccati in partenza, quando Lando ha recuperato una posizione ed ha dovuto scartare sulla destra per evitare di tamponare Verstappen. Una mossa che non è piaciuta a Piastri: «Non mi è sembrato un bel gioco di squadra. Così non è leale». Un po' di pepe ci voleva tra quei due, anche se dobbiamo scordarci le scintille che ci furono tra Senna e Prost. Davanti a tutti, dall'inizio alla fine, è comunque rimasto George Russell che ha cominciato da martello, rifilando subito un distacco importante a Max che aveva tentato la carta delle gomme morbide al via. La Mercedes deve ancora capire perchè è andata così bene in questo weekend, ma sta di fatto che il successo di Russell e il quinto posto di Antonelli hanno permesso al team di Totò Wolff di allungare sulla Ferrari (ora sono 25).
La Scuderia ha allungato invece la sua galleria delle gare incolori e insapori. Leclerc ha provato ad accendersi recuperando due posizioni in partenza, ma poi ha dovuto cedere la posizione su Antonelli, chiudendo solo al sesto posto dopo che Hamilton, rimasto senza freni nel tentativo di attaccare Kimi, gli aveva restituito la posizione. Lewis da 7° a 8° perché punito con meno 5'' per essere uscito più volte dal tracciato. È incredibile come tutti tranne la Ferrari riescano a rotazione a trovare una giornata di gloria quando non vince la McLaren. La Ferrari promette, promette, ma poi si squaglia mentre Vasseur continua a raccontare di improbabili miglioramenti.
Il mondiale di arrampicata sui vetri è tutto suo. Per fortuna a festeggiare il titolo vero c'è un ingegnere italiano, Andrea Stella, team principal della McLaren. Un altro che ha trovato la gloria una volta andatosene da Maranello.