A Brescia già si scaldano i motori e in città si percepisce una vibrante eccitazione per l'imminente partenza della gloriosa Mille Miglia, la corsa che dal 17 al 21 giugno attraverserà l'Italia con partenza dal capoluogo lombardo, giro di boa Roma e ritorno trionfale nella "Leonessa d'Italia". La macchina organizzativa è nel suo pieno svolgimento, Brescia è storicamente legata alla manifestazione automobilistica, che è diventata parte della sua identità e in attesa della partenza di martedì, questo pomeriggio alla presenza dell’assessore al Turismo, Moda e Marketing territoriale di Regione Lombardia, Barbara Mazzali si inaugurerà il Villaggio della Mille Miglia in piazza Vittoria, cuore pulsante della Freccia rossa.

La "corsa più bella del mondo" non è "solo" una manifestazione automobilistica ma è parte di una narrazione identitaria per la città di Brescia e, di riflesso, per l'intera Lombardia. "La Mille Miglia è molto più di una competizione automobilistica, è una straordinaria operazione di marketing territoriale a cielo aperto. Un viaggio epico che, attraverso il rombo dei motori, accende i riflettori internazionali sui nostri paesaggi, sui nostri borghi, sulle nostre eccellenze", ha dichiarato Mazzali, che si è spesa con entusiasmo per garantire la migliore riuscita della Mille Miglia, cartolina di valore per la promozione della Lombardia.

D'altronde, questa è una manifestazione che genera valore sul territorio, che si fa vetrina delle eccellenze locali e di tutte le straordinarie bellezze che attraversa durante il suo passaggio. "Ogni tappa è l’occasione per raccontare la Lombardia più autentica, anche nei suoi angoli più nascosti, a un pubblico internazionale che può vivere un’esperienza immersiva tra cultura, storia e paesaggio", ha proseguito l'assessore. Non è un caso che attiri a sé attenzioni turistiche da tutto il mondo e che alla partenza e all'arrivo a Brescia, oltre che lungo le altre tappe, partecipino turisti internazionali, che con l'occasione di vedere coi propri occhi gli splendidi esemplari che prendono parte alla corsa, approfittano per scoprire il territorio tra cultura, bellezze paesaggistiche, architettoniche e buona cucina. "La vera sfida è fare in modo che questa esperienza non finisca qui, vogliamo che chi arriva da lontano se ne vada con il desiderio di tornare per conoscere davvero la nostra regione", ha sottolineato Mazzali.

L'assessore ha messo l'accento sul fatto che "da Brescia a Sirmione al Lago di Garda tutto, ogni chilometro percorso dalle auto storiche è un’opportunità per promuovere l’immenso patrimonio paesaggistico e culturale della nostra terra". Questo crea ricchezza perché diventa "moltiplicatore economico" per tutto il comparto dell'ospitalità e si inserisce nell'ampio ventaglio di eventi che rendono la Lombardia una delle mete più ambite dal turismo internazionale, ai quali nel 2026 si aggiungono le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Ma le manifestazioni di ampio respiro in Lombardia sono un appuntamento fisso durante l'anno, basti pensare alle Fashion Week di Milano, al Salone del Mobile, al Fuori Salone e alla stessa Mille Miglia, che rendono la regione "prima destinazione italiana del turismo esperienziale".

Anche quest'anno l'organizzazione della corsa ha messo su una macchina perfetta, oliata in ogni suo ingranaggio al fine di regalare un'esperienza indimenticabile ai partecipanti e agli spettatori. "Un sentito plauso va ad A.C.I. Brescia, al suo presidente Aldo Bonomi e a tutti gli straordinari organizzatori della Mille Miglia, che con passione autentica, visione e competenza rendono possibile ogni anno questa meraviglia su quattro ruote. Il loro lavoro è una testimonianza concreta dell’eccellenza lombarda: capace di intrecciare tradizione e innovazione, eleganza sportiva e promozione del territorio", ci ha tenuto a dire l'assessore, facendo il suo personale plauso a chi ha reso possibile l'organizzazione. Da parte sua, Mazzali ha spiegato che il suo compito in veste di Assessore al Turismo e al Marketing Territoriale, "è quello di trasformare ogni curva percorsa, ogni scorcio attraversato, in un grande racconto di bellezza e identità.
Perché queste auto storiche vere principesse della strada, non si limitano a sfilare ma ci aiutano a far vibrare l’anima dei nostri luoghi e a far nascere, nel cuore di chi le applaude, il desiderio di tornare a viverli davvero".