Mou a Ibra: "Non hai motivi di andartene"

Non ne ha avuto conferma dal diretto interessato, ma Mourinho continua a confidare che alla fine Ibra non lascerà l’Inter: "Mi sembra che abbia fatto un grande campionato e che non abbia alcuna ragione per non essere felice con noi"

Mou a Ibra: "Non hai 
motivi di andartene"

Milano - Non ne ha avuto conferma dal diretto interessato, ma Josè Mourinho continua a confidare che alla fine Zlatan Ibrahimovic non lascerà l’Inter. "Non ci siamo sentiti - spiega il tecnico nerazzurro - È una convinzione personale. Mi sembra che abbia fatto un grande campionato e che non abbia alcuna ragione per non essere felice con noi".

Rimanere all'Inter Ai microfoni di Telelombardia, Mourinho spiega che "dopo questi affari del Real Madrid, non credo che ci sarà un mercato pazzo. Nessuno - continua - pagherà per Ibra il suo reale valore di mercato, nessuno pagherà la stessa cifra di Cristiano Ronaldo. Però nel calcio non si puo mai dire" Quindi neanche il Real può prenderlo? "Se vuol fare due squadre - risponde con un sorriso il portoghese - In questo momento con Cristiano Ronaldo, Kakà e tutti gli altri campioni non mi sembra possa fare molto di più".

Gli obiettivi Vincere la Champions, però, è l’obiettivo a cui punta il fuoriclasse di Malmoe. "Anche io voglio vincerla, però - avverte Mourinho - per lo scudetto lottano quattro squadre, per la Liga sono due, in Premier sono in tre, mentre in Champions sono dodici, e per questo motivo non è facile". Di fronte ai nomi di possibili sostituti - Etòo, Drogba e Benzema - l’allenatore di Setubal non ha dubbi e mette Ibrahimovic in cima alle proprie preferenze. Ma si può immaginare un’Inter senza la sua stella oppure senza Maicon? "L’Inter è più di un solo giocatore, di un allenatore, di un fisioterapista: si può immaginare - è convinto - l’Inter senza qualcuno di noi. È impossibile solo un’Inter senza tifosi".

I nuovi acquisti È molto probabile che tra poco diventino nerazzurri Deco e Carvalho, anche se Mourinho ancora non si sbilancia. "Sono giocatori del Chelsea e non mi piace - spiega - parlare dei giocatori degli altri. Sono stati miei e sarebbe un piacere un giorno averli di nuovo. Ma ora è il Chelsea che deve decidere che cosa fare". Rinforzi a parte, il tecnico portoghese dovrà decidere anche se ripartire dal 4-4-2 o tentare di nuovo il 4-3-3 a lui tanto caro.

Ma, per il momento, non sembra questa la sua preoccupazione principale. "La mia idea è un’Inter che vince, che gioca bene, che si diverte e che fa divertire. La filosofia - assicura - è più importante del modulo".

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