«La cosa più bella che ricorderò della scorsa stagione? Beh, il matrimonio con la mia bella moglie e Josè Mourinho. Lui è il miglior allenatore del mondo, è stato un piacere lavorare con lui». I complimenti di Wesley Sneijder in diretta da Zurigo, sede del Pallone dOro, hanno commosso Josè Mourinho seduto in sala con gli occhi lucidi. Quasi una lacrima, momento da Special One. Chi sa emozionarsi, sa vivere.
Sneijder ha parlato col cuore, un giudizio condiviso dalla stampa, dai ct e dai capitani delle varie selezioni perché da questanno la Fifa ha fagocitato il Pallone dOro di France Football e gli ha agganciato il suo Fifa World Player che stava perdendo sempre più colpi. E il Pallone dOro per gli allenatori è andato a Josè Mourinho, migliore di tutti, mentre in Spagna sta andando in onda lultima provocazione. Sua o contro di lui? Terra di mezzo, come sempre quando cè Josè. Al gol del 4-2 di Kakà avrebbe esultato proprio davanti alla panchina del Villarreal: «Non volevo offendere nè provocare, dietro quella panchina cè mio figlio, ha labbonamento lì. Se non credete alla parola di un padre - ha spiegato Josè - Lo giuro su mio figlio...». Quelli del Villarreal non gli hanno creduto, un certo Ruben Gracia Cani, centrocampista, gli ha scagliato addosso una bottiglia. Non lha preso.
Meglio di Guardiola e di Del Bosque, è Josè Mourinho il crack della scorsa stagione, una favola disneyana con i buoni e i cattivi che si mischiano, il rumore dei nemici, la prostituzione intellettuale, agli altri zero titoli, alla fine ha trionfato solo lui, coppa nazionale, campionato e Champions: «Anche questo titolo vorrei festeggiarlo sotto la curva dellInter». Poteva portarsene a casa altri, Rafa Benitez ha fatto togliere le foto nellufficio di Appiano ma non si è dimenticato di chi gli ha permesso di vincere in pochi mesi una Supercoppa italiana e un mondiale per club. Nessuno meglio di lui, se avessero unito tutti i titoli per darne uno in assoluto, sarebbe andato ancora a lui, sentinella di questo calcio evaporato, cè bisogno di Josè, qui ce ne stiamo accorgendo, per fare un titolo fumano i cervelli: «Pallone dOro a Iniesta? Ma dai, sono capaci tutti di fare un gol al mondiale!», una botta di Josè che ha stroncato ogni dubbio, ha vinto Messi. Ha ancora lInter dentro Josè. Fa: «Lunica cosa che non mi è piaciuta della cerimonia è stato quando mi hanno presentato come lallenatore del Real Madrid. Non è giusto, dovevano dire dellInter, adesso al Real Madrid.
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