da Milano
Lo ha visto e non gli è bastato, ieri mattina José Mourinho ha fatto una visita pastorale a San Siro, si è intrattenuto con alcuni addetti e non ha lasciato niente al caso. Ha voluto visionare gli spogliatoi delle squadre e dellarbitro, le palestre per il riscaldamento, ha ripetuto più volte il percorso che porta al campo, non gli sono sfuggiti neppure un angolo o un corridoio dellimpianto. Sempre con i suoi fidi al seguito, e prendeva nota. Sembra di raccontare del profeta che va fra le genti, comunque ieri la squadra si è allenata al Meazza, un bel gruppo perché sono rientrati anche Dacourt dal permesso e Materazzi che sta meglio e con la Roma domenica sera andrà in panchina. Mourinho ha voluto che la squadra provasse il manto, li ha fatti riscaldare e poi correre, mancavano solo Cordoba e Samuel che nel pomeriggio hanno lavorato ad Appiano. Ma non cerano neppure Adriano e Ibrahimovic, la coppia che avrebbe fatto recedere il tecnico dal 4-3-3. Per loro due le cose vanno bene, non benissimo, Mourinho poi resta uno che sotto il cento per cento storce il naso. Adriano sarà in tribuna, magari al fianco di Moratti, sta recuperando dallo stiramento, ieri ha fatto terapia, ha corso un po, non cè fretta, neppure per il suo rinnovo. LImperatore ha capito che se le cose vanno come devono andare spunta un bellaumento, quindi prende tempo. LInter ancora non si fida. Ieri Gilmar Rinaldi e Marco Branca si sono incontrati, il procuratore del brasiliano non ha forzato, cosa avesse in mente il direttore tecnico dellInter non si sa, ma certamente non un aumento di stipendio per lImperatore. Non cè fretta ma neppure si può tirare alla lunga, il contratto scade a giugno 2010, il prossimo anno Adriano va in scadenza con tutte le conseguenze che si conoscono. Ibra invece ha lasciato qualche dubbio dopo essere guarito in aereo: lascia il ritiro di Goteborg con la Svezia per dolori al ginocchio, sbarca a Linate e schizza fra i cinesini di Mourinho. Però con la Roma ci sarà, assicurano allInter, pian piano sta recuperando la forma migliore, anche se non è sicuro che Mourinho lo schieri fin dal primo minuto. Del resto il tecnico dopo aver profetizzato, risposto per le rime e vinto coppe enormi, ora è davanti a qualcosa che inizia a contare, cè la Supercoppa e arriva a Milano la Roma che non è solo la rivale storica di questi ultime stagioni, ma anche la detentrice del trofeo.
Mourinho ha in mente di far giocare Rivas e Burdisso centrali per lasciare Cambiasso al suo posto con ai fianchi Zanetti e Muntari, esterni Maicon e Maxwell, davanti Figo, Mancini e si augura Ibrahimovic.
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