Cronache

Movimento dei forconi Terzo giorno di sciopero Collegamenti paralizzati

Continua la protesta di autotrasportatori e pescatori. Previsto per domani un incontro con il governatore della Regione Raffaele Lombardo

Movimento dei forconi Terzo giorno di sciopero Collegamenti paralizzati

"Ci stanno sottovalutando, il governo doveva fare qualcosa prima del 16, quando abbiamo iniziato la mobilitazione". Sono le parole di Giuseppe Richici, leader della protesta degli autotrasportatori dell'Aias, che anche oggi continuano a manifestare, in un altro giorno della "rivolta dei forconi", che continuerà fino a venerdì, bloccando di fatto mezza Sicilia, dove la protesta si è allargata, arrivando a coinvolgere non soltanto gli agricoltori, da cui tutto era partito e il settore degli autrasportatori, ma anche produttori e pescatori che si sono organizzati autonomamente, mettendo in piedi anche presidi non previsti. 

Gli effetti del dilagare della manifestazione non hanno tardato a farsi sentire, creando non pochi disagi ai siciliani, lasciando quasi a secco i distributori di carburante, davanti ai quali si notano lunghe code di automobilisti che aspettano di fare riferimenti e causando seri problemi anche i supermercati, dove le scorte rimaste si sono molto assottigliate. Segnalati anche episodi di "bagarinaggio dei carburanti", con la vendita di bidoni di benzina a prezzo rialzato nelle vicinanze delle pompe di benzina.

Al terzo giorno di sciopero i lavoratori dell'Aias e di "Forza d'urto" e "Movimento dei Forconi" non accennano a desistere dallo sciopero, che andrà avanti con ogni probabilità fino al 20 gennaio. Durante la giornata di ieri il blocco dell'ingresso di diverse città e il presidio degli snodi stradali ha causato non pochi problemi, a cui si è aggiunto il blocco della linea ferroviaria che collega Palermo e Messina, con l'occupazione dei binari da parte dei manifestanti.

La protesta è segno di una "volontà di rinascità siciliana" ha commentato alla stamap Martino Morsello, rappresentante del Movimento dei forconi. "Finché la politica e la classe dirigente resteranno sorde al grido di disperazione e di rivolta dei lavoratori - ha continuato - scenderemo in piazza per esprimere il nostro disagio". La contestazione si è inasprita particolarmente a Gela, dove i manifestanti hanno impedito alle persone impiegate alla raffineria di raggiungere il posto di lavoro. Da ieri è anche sospesa la raccolta dei rifiuti cittadini, dopo che la strada che conduce alla discarica di Timpazzo è stata bloccata.

Aria meno tesa a Caltanissetta, dove si sono insediati però due presidi, mentre a Palermo a essere in sciopero sono anche i pescatori , che presidiano il porto, esibendo striscioni contro il governo e la Regione e chiedendo un intervento di liberalizzazione sulle licenze e una riduzione delle accise dei carburanti.

Nella giornata di domani il governatore Raffaele Lombardo proverà a incontrare il leader della protesta, alla ricerca di uno spiraglio nella vertenza degli autotrasportatori.

Previsti anche una serie di incontri con i prefetti delle varie città, che nel frattempo hanno mobilitato le unità di crisi.

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