Barbara Catellani
«Caro Mozart, lascia che ti racconti una storia...» ; la trama è divertente, i pensieri arguti, la morale lucida e spietata. Insomma, davvero gli ingredienti giusti per un'opera musicale in piena regola. Sarà un Lorenzo Da Ponte ironico e faceto ad aprire la serata di sabato a Montaldeo, nell'Alto Monferrato, riprendendosi un po' della filosofia che con arte così sottile aveva regalato al suo Don Alfonso. Un «Così fan tutte» assai curioso, quello che Bruno Pestarino - regista e autore del testo «aggiunto» - propone nella splendida cornice del castello dei Marchesi D'Oria, per la terza edizione di «Opera in Castello», elaborando una selezione in forma scenica del celebre capolavoro mozartiano. Una compagnia di cantanti professionisti, un maestro al pianoforte, Irene Pacini, nelle vesti dell'orchestra e costumi artigianali confezionati con gusto dell'epoca da Claudia Cesarano (che sarà anche Dorabella); il tutto immerso in una scenografia naturale da sogno, con quel pizzico di magia e suggestione che lo splendido maniero può donare a chi lo ammira.
«È nato tutto quasi per caso - sottolinea Pistarino - con tanto desiderio di valorizzare i tesori del nostro territorio, veri gioielli spesso ignorati dai più; e quale soluzione migliore se non la "creazione" della cultura all'interno di queste realtà meravigliose? Così eccoci qua quest'anno con una personale - ma rispettosa, naturalmente! - elaborazione della magistrale opera di Mozart; abbiamo deciso per una versione non integrale per attirare un pubblico più numeroso - tante persone infatti non sono abituate a seguire un'opera intera - e avvicinare tanti "digiuni" del mondo lirico a capolavori della cultura musicale. E poi "Così fan tutte" è così attuale, spassosa un'opera adatta anche a chi non va regolarmente e teatro. Che altro dire, grazie naturalmente a tutti gli artisti che per amicizia e con assoluta dedizione vivono l'iniziativa, grazie anche alla passione di alcuni montaldesi che sono riusciti ad intravedere nel loro borgo qualcosa che va oltre le consuetudini legate al paese; grazie naturalmente alla pro loco e al suo presidente, Vittorio Cucchi, che tanta energia ha profuso nell'organizzazione, senza dimenticare naturalmente i Marchesi D'Oria che donano la loro preziosa ospitalità e tutti coloro che hanno collaborato attivamente alla realizzazione dei nostri spettacoli».
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