(...) i colleghi di opposizione ha portato aventi una battaglia fatta di emendamenti e ordini del giorno per rendere il regolamento comunale veramente efficace e migliorare la qualità del verde cittadino. «Tutti respinti» dice Costa, che ricorda invece come «il verde sia una risorsa per la città, soprattutto da quando abbiamo identificato nel turismo una risorsa per Genova». «Quello che abbiamo osservato nel regolamento è che è rivolto al verde privato - dice Costa - mentre quello che lascia a desiderare è il verde pubblico. Comunque il Comune ha previsto multe da 100 a 500 euro per chi non segue i nuovi dettami del regolamento per i privati. Regole che sono piuttosto rigide e che per il momento i cittadini faticheranno a conoscere».
I due ordini del giorno che Beppe Costa ha presentato allinizio di ottobre tentavano di riportare nella giusta dimensione anche il ruolo del Comune, che, se da una parte punisce chi taglia alberi nel proprio giardino (senza prima attenersi a regole rigide), dallaltra non prevede serie contromisure contro gli amministratori del verde pubblico. «Visto che il Comune ritiene giustamente che il verde cittadino sia una risorsa da salvaguardare - aggiunge il consigliere del Pdl - e visto che lamministrazione si è presa un impegno a riqualificare lambiente ho chiesto che la sindaco simpegni a inserire nel regolamento responsabilità con relative sanzioni a quanti dallassessore ai responsabili degli uffici che hanno competenza per il mantenimento della qualità del verde pubblico. Invece il mio ordine del giorno è stato respinto, segno che della volontà di tutelare il verde pubblico attribuendo le responsabilità a chi ce lha non se ne parla proprio».
Lassessore Pinuccia Montanari, da parte sua, ha già spiegato che «loggetto del regolamento è la salvaguardia del verde da abbattimenti indiscriminati e potature scellerate»: dora in poi servirà un permesso del Comune per tagliare - anche nel proprio giardino, alberi con un fusto del diametro superiore ai 25 centimetri. «E va bé - chiosa Costa - adesso però bisogna che il Comune faccia una bella campagna di informazione, altrimenti i cittadini si ritroveranno a prendere multe salate senza nemmeno sapere perché».
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