Per il Multiair esordio con grinta sull’Alfa MiTo

Balocco (Vercelli)Mentre sfila a Francoforte inizia anche la sua attività. Stiamo parlando della nuova generazione dell’Alfa Romeo MiTo che porta al debutto l’ultima fatica di Fiat Powertrain Technologies. Si tratta del sistema Multiair, che ha tutta l’aria di ripercorrere in fretta nel settore dei motori a benzina il successo riscosso nell’ambito dei turbodiesel dal Common Rail, sempre inventato da Fiat, ma poi ceduto a Bosch. Grazie a elettroattuatori idraulici gestiti elettronicamente, questa tecnologia controlla istante per istante e in maniera indipendente l’apertura e la chiusura delle valvole d’aspirazione di ogni singolo cilindro per determinare una combustione esente da fenomeni parassiti. Applicabile a motori già esistenti, compresi i turbodiesel e i bi-fuel a Gpl, il Multiair definisce innumerevoli strategie d’azionamento delle valvole d’aspirazione che si traducono in risposte più pronte ai comandi dell’acceleratore, in incrementi della coppia e della potenza (rispettivamente del 15% e del 10%) oltre che in riduzioni dei consumi e delle emissioni del 10% rispetto a un tradizionale motore di pari cilindrata. Risolvendo l’equazione che sta a più a cuore a costruttori e automobilisti, in maniera semplice e meno onerosa rispetto allo sviluppo di un motore completamente nuovo, il Multiair origina per la MiTo unità di 1.4 litri aspirate da 105 cv e turbo da 135 e 170 Cv (tutte garantiscono di accedere agli ecoincentivi), dotate di sistema Start & Stop e abbinate all’indicatore del punto ottimale di cambiata, che si affiancano alla 1.4 tradizionale da 78 cv e ai turbodiesel di 1,3 e di 1.6 litri da 90 e 120 Cv. Per esemplificare la resa del Multiair basti pensare che la MiTo 1.4 da 135 cv tocca i 207 orari e accelera da 0 a 100 in 8,4 secondi percorrendo, in media, 17,8 chilometri con un litro, invece la precedente 1.4 Turbo da 120 cv toccava i 198 orari, impiegava 8,8 secondi per lo 0-100 e con un litro copriva 16,4 chilometri.
Proposta a partire da 17.400 euro e disponibile anche nell'allestimento Distinctive, che costa 1.600 euro, proprio come la 105 cv i cui prezzi partono da 15.800 euro, la 1.4 Multiair 135 Cv è assai naturale e gradevole da guidare sia per la versatilità di funzionamento del propulsore, che reagisce con sollecitudine ai comandi dell’acceleratore tanto per supportare le basse andature con le marce alte, quanto per liberare la cavalleria, sprigionando la tipica sonorità Alfa Romeo di un tempo, sia per il comportamento. Quest’ultimo, ora, abbina alle già appurate affidabilità ed efficacia una maggiore spontaneità nell’eseguire i cambi di direzione e nel seguire le traiettorie impostate. La MiTo 170 cv, riconoscibile per i cerchi specifici da cui fanno capolino le pinze freni di colore rosso e per il Quadrifoglio verde (che rammenta i successi sportivi del marchio) applicato sui parafanghi anteriori che ne identifica l’allestimento, arriverà a inizio 2010 e costerà poco più di 20mila euro. È dotata di cambio a 6 marce e di sospensioni a gestione elettronica.


L’ad di Alfa, Sergio Cravero, ha definito il sistema Multiair «come uno dei fattori competitivi che consentono al gruppo Fiat di ridisegnare la sua presenza sul mercato a livello mondiale».

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