Multipurpose Il Tar «insedia» la cordata Messina-Gavio

Il Tribunale amministrativo regionale dà ragione piena all’Autorità portuale genovese e, indirettamente, alla cordata Messina-Gavio che era risultata vincente al termine delle procedure previste dal bando di assegnazione del terminal Multipurpose. Ad appellarsi al Tar erano stati i gruppi Grendi, Spinelli e Pastorino che avevano contestato innanzi tutto la regolarità del bando stesso, talmente poco chiaro nella sua stesura - questa la sostanza della tesi - da prestarsi a eventuali «interpretazioni». Di conseguenza, sempre a giudizio di Grendi, Spinelli e Pastorino, sarebbe stata non corretta l’assegnazione a Messina-Gavio, e si sarebbe aperta la strada alle istanze del gruppo risultato escluso. Su entrambe le considerazioni il Tar ha sentenziato negativamente. A Grendi, Spinelli e Pastorino resta ora teoricamente la possibilità di appellarsi al Consiglio di Stato, supremo organo giudicante in materia, ma non è ancora noto se questo secondo grado di appello sia nelle intenzioni delle imprese che si erano candidate a prendere in concessione il Multipurpose in alternativa a Messina-Gavio.

Rimane quindi teoricamente ancora sospesa l’assegnazione, e quindi l’effettiva operatività di uno degli spazi portuali più appetibili e appetiti all’ombra della Lanterna che in passato aveva vissuto il travaglio di una lunga diatriba giudiziaria. Ma, certamente, la sentenza è una vittoria storica per la famiglia Messina in questa interminabile vicenda. Forse la parola fine.

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