Una superholding per razionalizzare e valorizzare le società del «Gruppo Comune di Roma». Il Campidoglio mette così mano al sistema delle municipalizzate, attraverso una «torre di controllo» delle singole attività, ufficializzando la nascita di una Commissione ad hoc. Sono stati gli assessori Maurizio Leo (Bilancio) e Sergio Marchi (Mobilità) a comunicare le strategie delliniziativa sulla quale lo stesso sindaco Gianni Alemanno sta lavorando da tempo.
Lobiettivo della neonata Commissione sarà quello di riorganizzare le società, ridurre i costi di gestione ed efficientare entro la data del 2011 la holding composta da venti aziende (tra le quali spiccano alcuni colossi come Acea, Ama, Atac), due istituzioni (Agenzia per le tossicodipendenze, Sistema biblioteche), tre fondazioni (Bioparco, Mondo digitale, Musica per Roma) e una mutua assicuratrice (Assicurazioni di Roma). Una gestione delicata considerato che stiamo parlando di un patrimonio globale di circa 4 miliardi di euro con quasi 28mila dipendenti.
Quello che è mancato fino ad ora, ha tenuto a precisare lo stesso Leo, è stato «un governo unitario delle società partecipate, che permettano allamministrazione di esercitare il potere di direzione, di monitorare continuamente i risultati economici e di ridurre i costi attraverso una gestione finanziaria centralizzata, con la possibilità di compensare, ad esempio, gli utili e le perdite delle diverse società».
La Commissione (presieduta da Leo, coordinata dal direttore esecutivo del Comune di Roma Antonio Turicchi e composta da Giorgio Benvenuto, Paolo Bertoli, Stefano Granati, Massimo Tezzon) resterà in carica per un anno a titolo gratuito ed ha in animo anche di portare a termine alcune dismissioni, come previsto anche dal «decreto Bersani» modificato oggi (ieri, ndr) alla Camera con la prima approvazione del decreto «anticrisi». «La legge prevede - ha detto Leo - che entro il 31 dicembre 2010 venga adeguato il sistema delle partecipazioni comunale, con una riduzione dei casi di affidamento in house per i servizi pubblici locali e la dismissione di altre attività strumentali non strettamente necessarie al perseguimento delle finalità istituzionali». Non solo: il Comune di Roma ha in animo di risparmiare anche attraverso la possibile riduzione del numero degli amministratori delle municipalizzate e dei loro compensi, una gestione centralizzata delle varie procedure di gara e degli acquisti, financo allaccorpamento delle varie sedi societarie in una unica. Un esempio per tutti: il «Palazzo della mobilità» dove saranno ospitate tutte le società capitoline del comparto Trasporti.
A proposito del settore trasporti lassessore Marchi ha confermato che la riorganizzazione di tutte le aziende del comparto procede rapidamente così come previsto dalla delibera n.36. «Domani (oggi, ndr) - ha detto Marchi - approveremo il perimetro dellagenzia leggera per la Mobilità, definendone le funzioni e il dimensionamento».
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