Non ce l’ha fatta. La donna di 46 anni, ricoverata dal 30 agosto all’ospedale Papardo di Messina ed entrata in coma farmacologico l’8 settembre, è deceduta ieri intorno alle 18. Nei giorni scorsi, in base a quanto riferiva il direttore generale del nosocomio messinese Armando Caruso, il quadro clinico sembrava in miglioramento. Alla paziente, infatti, era stato somministrato un particolare farmaco utilizzato in via sperimentale contenente un’alta percentuale di proteina C attivata e si sperava nella guarigione. Ma il recupero non è avvenuto. Durante il ricovero la donna aveva già sviluppato una «broncopolmonite massiva» sulla quale si era poi innestato il virus influenzale A, peggiorando il profilo clinico, con gravissime difficoltà di ossigenazione. La paziente era stata contagiata dai familiari rientrati da una vacanza in Inghilterra.
Dopo il decesso dell’uomo ricoverato a Napoli a settembre, il virus A/H1N1 fa così salire a due il bilancio dei morti in Italia a causa della «nuova influenza».
E intanto, i dati previsionali degli esperti fotografano un quadro preoccupante: dodici milioni di casi attesi e la probabilità di 12.000 decessi. Per fortuna si tratta solo di stime e tutto dipenderà da diversi fattori, tra cui il clima e la maggiore o minore aggressività del virus.
Lo scenario più terribile che si potrebbe verificare, se il virus diventasse più letale, sarebbe simile a quello provocato dell’epidemia di Spagnola nel 1918, con la probabilità in questo caso di arrivare a 23 milioni di contagi e circa 92.000 morti. Ma per fortuna questa ipotesi è secondo gli specialisti «altamente improbabile». A Praga, in un incontro sul tema della nuova influenza, gli esperti hanno fatto il punto sulle stime attuali e sulle misure da adottare per contrastare l’influenza, assicurando che i medici di famiglia sono pronti in vista della campagna vaccinale. Campagna, per la quale il governo ha stanziato 400 milioni di euro, e che dovrebbe cominciare il 15 ottobre, coprendo il 40% della popolazione.
Il quadro attuale suscita impressione, fomentando la psicosi collettiva, ma secondo il presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) Claudio Cricelli l’epidemia attesa è «di moderata gravità» e i casi gravi saranno, come ha ricordato il ministero del Welfare, «in numero comunque limitato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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