Un anno sugli altari, un altro nella polvere. Nella galleria degli idoli più improbabili del centrosinistra italiana, nel 2009 era inopinatamente finito anche lo «Squalo» Rupert Murdoch, a capo di un impero mediatico globale, ma in odore di santità grazie alle aspre polemiche che si accesero due anni fa tra il tycoon australiano-americano e Silvio Berlusconi, quando il governo italiano decise di aumentare lIva sulla pay-tv dal 10 al 20 per cento. Murdoch, proprietario di Sky Italia, non la prese bene. Le sue tv cominciarono a punzecchiare il Cav e, complici anche un po di titoli critici con Berlusconi di altri quotidiani del magnate dei media (con il Times in prima fila), Murdoch si ritrovò arruolato - suo malgrado - nel variegato fronte dellantiberlusconismo, anche se sera limitato a ringhiare un po per difendere una goccia del suo business.
Ora la storia si ripete, al contrario. Il nocciolo sono sempre i soldi, quelli del rinnovo del contratto tra Sky Italia e Current, la tv «alternativa» di Al Gore, ma la vicenda e i suoi risvolti fantasiosi fanno precipitare il consenso di Murdoch, cacciato dallolimpo degli antiberluscones e, anzi, additato dai complottisti come alleato dellultima ora di Silvio. Il sospetto, imperdonabile, è che Murdoch voglia staccare la corrente a Current per ingraziarsi Berlusconi (infastidito, si presume, dai contenuti offerti ai 3.000 spettatori medi giornalieri del canale) in vista di un ingresso di NewsCorp nel digitale terrestre. Per Sky è una baggianata, e Current avrebbe semplicemente rifiutato unofferta al ribasso per restare nel bouquet.
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