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Musharraf, addio alla divisa Domani giura ma da civile

Il presidente pachistano si è dimesso da capo delle forze armate. Oggi il passaggio di consegna al generale Kayani. Domani il presidente si insedierà da civile. La Tv: entro 48 ore potrebbe essere revocato lo stato d'emergenza proclamato 25 giorni fa

Musharraf, addio alla divisa 
Domani giura ma da civile

Rawalpindi - Pervez Musharraf ha trasferito i suoi poteri militari al generale Ashfaq Parvez Kayani, fino ad oggi vice capo delle forze armate pakistane, un giorno prima del suo giuramento per un altro mandato da presidente del Pakistan. Così domani si insedierà alla guida del Paese solo da civile. La cerimonia è avvenuta oggi nel quartier generale dell’esercito a Rawalpindi. «Dopo aver servito il paese per 46 anni con questa uniforme alla fine le ho dovuto dire addio - ha detto Musharraf - questo esercito è la mia vita, questo esercito è la mia passione, lo amo. Ma a partire da domani non indosserò più la divisa».

Verso la revoca dello stato d'emergenza Secondo la televisione pakistana Dawn news, Musharraf molto probabilmente ordinerà nelle prossime 48 ore la revoca dello stato di emergenza dichiarato lo scorso tre novembre che ha provocato la sospensione della costituzione ed un’ondata di repressione e di arresti di esponenti dell’opposizione ed attivisti per la democrazia. La cerimonia di passaggio di consegne militari, che si è svolta nello stadio della base militare, è stata trasmessa dalle televisioni nazionali. «Affido il comando ad una persona che conosco da 20 anni» ha detto Musharraf, consegnando al generale Kayani - suo amico ed alleato di vecchia data, già capo dei servizi segreti pakistani - un simbolico bastone del comando. «Conosco bene le sue qualità professionali» ha concluso Musharraf, che si è platealmente asciugato le lacrime con un fazzoletto al termine del suo discorso. Musharraf è stato capo delle forze armate per nove anni e due mesi, durante i quali ha assunto il potere in Pakistan con il golpe incruento del 1999, diventando poi un alleato chiave nella guerra al terrorismo lanciata da Washington dopo gli attentati dell’11 settembre. Ed è stato soprattutto per le pressioni del presidente Bush, che Musharraf ha accettato di rinunciare alla carica militare prima di iniziare il nuovo mandato conferitogli nella controversa elezione dello scorso ottobre.

Con 600mila militari effettivi e 300mila paramilitari, l’esercito pakistano è il settimo del mondo.

 

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