«Dalla musica alla Strada Segreta così conquisteremo nuovi turisti»

Igor Principe «Per molto tempo si è dato rilievo al contenuto, e non al contenitore. Cioè al Castello come monumento. Ora è giunto il momento di far conoscere bene ai milanesi anche questo aspetto, proseguendo sulla strada tracciata dal mio predecessore, Ermanno Arslan, cui va dato il merito di aver salvato dall'oblio questo simbolo di Milano». Dall'ufficio di Claudio Salsi, soprintendente del Castello Sforzesco dall’ottobre 2005, il Cortile delle Armi è un immenso cantiere in cui si lavora alla nuova pavimentazione. Qual è secondo lei la percezione che i milanesi hanno del Castello? «C'è quella colta, che si sta pian piano diffondendo. In molti sanno che qui è esposta la Pietà Rondanini, e sempre più persone ci riconoscono un'intensa attività di proposte culturali. Poi c'è quella, prevalente, che sente il Castello come ameno luogo di passaggio. Il nostro compito è lavorare per far crescere la prima». E come si stimola il pubblico? «In primis, investendo in comunicazione: bisogna far sapere con precisione cosa facciamo. Qualche risultato lo stiamo ottenendo, visto il favore con cui sono accolte le visite alle Merlate e alle Torri, in programma tutti i giorni ad agosto. Poi organizzando eventi per rilanciare il Castello. Anche qui, non mancano i risultati: la mostra sui maestri rinascimentali della scultura lignea ha avuto 20mila visitatori, quella sul Codice Trivulziano 99mila». Il progetto De Lucchi prevede una radicale risistemazione dei musei del Castello. Con l'obiettivo di farne il più importante polo museale di Milano. «Io credo che già lo sia, e che il progetto di De Lucchi ne migliorerà sensibilmente non solo l'assetto, ma soprattutto la percezione nel pubblico. Solo il museo di arte antica non ne sarà interessato. Prendiamo il museo degli strumenti musicali: va rifatto di sana pianta. Oggi è un luogo di esposizione di oggetti antichi e preziosi; domani sarà un museo di storia della musica raccontata attraverso gli strumenti». In che tempi? «Alla fine di quest'anno dovrebbero partire i lavori, con la sistemazione della Raccolta Bertarelli. Vista la portata dell'intervento, ci vorranno almeno cinque anni». Quali progetti a breve termine? «A ottobre del 2007 sarà pronta la pavimentazione della Piazza d'Armi e riapriremo la Strada Segreta, che corre sotto il fossato e costeggia tre quarti di perimetro del Castello. Un luogo magico, con celle e passaggi sotterranei utilizzati in tempo di assedi. A Pasqua, sempre l'anno prossimo, partirà anche un servizio di audioguide per musei e palazzi civici di Milano». Ha già parlato di questo con l’assessore alla cultura Sgarbi? «Ci conosciamo da molti anni, e ha già fatto suoi tutti i progetti che ci riguardano».

Due anni fa, ad agosto, è entrato in vigore il biglietto per i ventuno musei civici di Milano. Una buona idea? «Sì, e lo dicono le cifre. Nel 2005 l'introito al Castello è stato di 416.700 euro. Nei primi sei mesi del 2006 di 288mila. L'anno prima, nello stesso periodo, è stato di 247mila. Siamo in crescita».

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