Beyoncé e le polemiche per la t-shirt anti-indigeni

Beyoncé è finita al centro delle polemiche per una maglietta indossata durante un concerto a Parigi del suo tour Cowboy Carter

Beyoncé (Foto Instagram)
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È bastata una maglietta per scatenare un’ondata di critiche nei confronti di Beyoncé. Durante una tappa parigina del suo tour Cowboy Carter, la popstar texana è salita sul palco indossando una t-shirt con le immagini dei Buffalo Soldiers, le storiche unità nere dell’esercito americano attive dalla fine dell’Ottocento fino alla metà del Novecento.

Il dibattito social

Un gesto interpretato da alcuni come un tributo alle radici afroamericane, ma che ha sollevato un acceso dibattito sui social media, soprattutto da parte di artisti, accademici e attivisti indigeni. Secondo i critici, la maglietta veicolerebbe un messaggio anti-indigeno. Al centro delle polemiche non ci sono solo le immagini, ma anche il contesto storico richiamato dalla scritta: i Buffalo Soldiers furono protagonisti di numerose campagne militari contro le popolazioni native, durante l’espansione territoriale degli Stati Uniti verso ovest, contribuendo – di fatto – a una lunga storia di violenza, espropri e sottomissione.

Chi erano i Buffalo Soldiers

Composti da ex schiavi, uomini afroamericani liberi e veterani della Guerra Civile. Oltre a combattere nella Guerra ispano-americana e nei due conflitti mondiali, presero parte a numerose operazioni interne che li videro in conflitto diretto con i popoli indigeni. Un’eredità controversa, come spiegano anche gli esperti del Buffalo Soldiers National Museum di Houston, città natale di Beyoncé.

Negli ultimi anni abbiamo lavorato per rappresentare in modo più completo il ruolo dei Buffalo Soldiers, inclusi i capitoli meno celebrati, come quelli contro le comunità indigene e i rivoluzionari messicani,” ha dichiarato Cale Carter, direttore delle mostre del museo. Secondo Carter, la narrativa che vuole i soldati afroamericani rispettati e battezzati “Buffalo Soldiers” dalle stesse tribù native per il loro coraggio e la loro forza, potrebbe essere più vicina alla leggenda che alla realtà storica. “In fin dei conti, non abbiamo davvero prove certe su come nacque quel soprannome” ha aggiunto.

La polemica

La controversia attorno alla maglietta indossata da Beyoncé si inserisce in un dibattito più ampio sulla rappresentazione della storia americana e sull’equilibrio tra celebrazione delle lotte dei neri americani e riconoscimento dei danni causati ad altri gruppi, come le popolazioni indigene.

Finora, Beyoncé non ha commentato pubblicamente l’accaduto.

Resta da vedere se la popstar – che ha spesso fatto della narrazione della storia afroamericana un punto centrale del proprio lavoro – deciderà di rispondere alle critiche o di aprire uno spazio di riflessione sulla complessità di alcune eredità storiche.

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