E il Festival resta... a Sanremo

Il nodo della discordia era il possesso del format

E il Festival resta... a Sanremo
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La sostanza è che il Festival si continuerà a svolgere a Sanremo.

Dopo mesi di polemiche, di tira e molla, di irritazioni, di discussioni dovute alla sentenza del Tar che ha decretato la necessità di una gara pubblica per l’organizzazione del Festival, il Comune ligure e la Tv di Stato - unica a presentarsi al bando - hanno raggiunto l’accordo per il nuovo appalto. Nonostante la lunga attesa di due giorni di colloqui, i particolari non sono stati svelati. Le richieste dell’amministrazione comunale erano: 6,5 milioni di euro all’anno per le casse del Comune più l’1 per cento sugli introiti e la messa in onda di programmi dedicati a Sanremo oltre alle serate del Festival.

Il nodo della discordia era il possesso del format (non del marchio che è stato riconosciuto in capo al Comune), cioè del programma costruito sulla gara canora, che significa il suo sfruttamento in eterno. Dopo vari tentativi da parte del sindaco di Sanremo di ottenere il più possibile dalla situazione e la risposta ferma della Rai che ha minacciato di spostare la kermesse in un’altra città, gli amministratori liguri sono addivenuti a più miti consigli.

Ora per cinque

anni, i cittadini di Sanremo non si vedevamo togliere una delle maggiori fonti di business. E tutta Italia continuerà a cantare perché «Sanremo è Sanremo». E Carlo Conti potrà cominciare a scegliere le canzoni e i partner.

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