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Musical e risate: ecco la formula da grandi numeri

È uno spirito improntato a nutrire la comicità fertile, satura di fermenti e di commistioni, quello che anima il nuovo programma della Sala Umberto. Un cartellone improntato alla comicità d’autore che prova a colmare le distanze tra passato e presente, cogliendo nelle proposte delle nuove leve teatrali i mutamenti di una società in trasformazione. Oltre 2mila abbonati e 65mila biglietti staccati la dicono lunga sulla scelta (vincente) del direttore artistico Alessandro Longobardi, il quale promette di lavorare più sul teatro ragazzi (confermando il progetto di teatro per le scuole, anche in lingua straniera, con allestimenti di fiabe e show concerto, ma anche di spettacoli che trattano temi caldi come bullismo), e anticipa due progetti che coinvolgeranno la Sala Umberto nel sostegno della drammaturgia contemporanea: il primo riguarda un «cartello» di teatri favorevoli a ospitare un trittico di spettacoli di autori, bravi ma sconosciuti; il secondo, ideato con Elisabetta Pozzi, ricalca il progetto del parigino Theatre Ouvert che mette in contatto autori contemporanei e platee attraverso reading di registi, autori e attori.
Sensibilizzare i giovani all’amore per il proscenio, dunque, ma soprattutto rinfocolare l’interesse del pubblico con i classici. Autori immortali come Shakespeare (La dodicesima notte con Mario Scaccia, Debora Caprioglio e Marco Messeri) e Goldoni (Gli innamorati del 1759, con Daniele Russo e Angela De Matteo), ma anche Viviani (L’ultimo scugnizzo con Nino D’Angelo diretto da Tato Russo) e Scarpetta (Miseria e nobiltà con Francesco Paolantoni). In programma anche Due dozzine di rose scarlatte eterna commedia borghese della felice infelicità, con Leopoldo Mastelloni e Katia Terlizzi. Sul versante contemporaneo (anni ’50) spicca il testo Grisù, Giuseppe e Maria di Gianni Clementi, con Paolo Triestino, Nicola Pistoia e Crescenza Guarnieri, mentre si sfiorano i ’60 con La visita testo cinico e attuale che Ettore Scola trasse da un racconto di Cassola. L’attualità farà brillare Tosca D’Aquino e Gianfelice Imparato in Chiave per due pochade dell’82 firmata da J.Chapman e D. Freman, mentre un ruggente Carlo Delle Piane (che festeggia 60 di cinema) si concede al teatro con Ho perso la faccia di Sabrina Negri, farsa semitragica sul potere della chirurgia estetica. Attori di richiamo anche per la commedia Col piede giusto di Angelo Longoni (con Amanda Sandrelli e Blas Boca Rey).

Risate e malinconia tingono invece il cult di Rodolphe Sand e David Talbot Singles. Infine le commedie musicali L’altro lato del letto brioso gioco delle coppie con Vittoria Belvedere e Michele La Ginestra, e I compromessi sposi irriverente parodia con Carlo Buccirosso.

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