Pietro Acquafredda
da Roma
Dopo cinque anni di tentativi andati a vuoto, il presidente del Senato, Marcello Pera, ha realizzato il sogno di portare a Palazzo Madama il maestro Muti, «gloria dellItalia e mio amico che, in Senato, celebra linizio di una nuova stagione della sua vita». Per questo concerto, domenica 18, il maestro arriverà da Vienna - dove è impegnato, alla Staatsoper, nelle mozartiane Nozze di Figaro - e ripartirà subito dopo, perché in serata è atteso ancora sul podio della Staatsoper. Il ricavato del concerto sarà devoluto, come sempre, ad unopera di carattere umanitario. «Peccato che lAula del Senato abbia solo trecento posti», ha concluso Pera, ricordando che anche gli anni scorsi molte richieste sono state respinte. Il maestro Muti, prima di spiegare le sue scelte di programma (Schubert e Verdi, in un accostamento davvero inusuale) ha presentato lOrchestra.
«È composta da ragazzi freschi di diploma, con un avvenire incerto. Se anche il Presidente Ciampi nei giorni scorsi ha sentito il bisogno di denunciare la scarsa attenzione verso la cultura allora vuol dire che la situazione è grave, che lacqua sta per scavalcare la diga. Comunque - ha proseguito - questi ragazzi giungeranno in Senato per porre a tutti, concretamente, una domanda: che sarà del nostro futuro? E, più in generale, sottoporranno ancora una volta allattenzione il problema della cultura nel nostro paese e lo faranno in una sede istituzionale, dove si esaminano i problemi del Paese. Girando per questo magnifico palazzo ho notato i busti marmorei di Cavour, Garibaldi, i padri della patria, ma cè anche quello di Verdi, uno dei padri della nostra identità culturale?». «Sì, maestro - lha rassicurato Pera - cè Verdi che fu anche senatore».
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