da Milano
Appena qualche giorno fa, aveva puntato il dito contro gli interventi effettuati dalla Bce e dalla Federal reserve per rifornire di liquidità il sistema interbancario. «Aumentano i rischi di crisi finanziarie», aveva ammonito. Giusto? Forse. Peccato però che ieri Mervin King, governatore della Banca dInghilterra, ha dimenticato quelle parole. Di fatto, King ha salvato Northern Rock, unautentica istituzione in terra britannica nellerogazione di mutui, con la decisione di concedere fondi per un ammontare imprecisato.
Messa in difficoltà dalla crisi dei subprime, Northern Rock ha annunciato che i profitti subiranno una contrazione oscillante tra i 500 e i 540 milioni di sterline (tra i 725 e i 782 milioni di euro). La City, ovviamente, ha reagito in modo poco british: sul titolo si è scaricata unondata di vendite che ne ha ridotto il valore del 31,46%. A dispetto del nome, la società non è certo una roccia sotto il profilo borsistico: dallo scorso febbraio, le quotazioni sono scese della metà. Alla caduta del titolo va fatta risalire anche la mediocre performance di ieri dellintero listino londinese (meno 1,17%), nonchè il clima di incertezza che è tornato a condizionare anche le altre piazze europee, parzialmente attenuato in chiusura (i ribassi sono stati compresi tra lo 0,5% di Parigi e Francoforte e lo 0,8% di Milano) dalla tenuta in agosto della fiducia dei consumatori americani.
È evidente che la scialuppa di salvataggio calata dalla Banca dInghilterra suona come un campanello dallarme sulle possibili ripercussioni nel Vecchio continente della crisi dei subprime americani, anche se proprio ieri il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e il numero uno dellEurogruppo, Jean-Claude Juncker, hanno ribadito che leconomia europea è in grado di reggerne limpatto. Ottimista sulle prospettive congiunturali continua a essere anche il segretario al Tesoro Usa, Henry Paulson, secondo il quale «leconomia continuerà a crescere».
Il governatore della Banca dInghilterra ha invece deciso di non parlare.
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