Mutui, mai così cari negli ultimi cinque anni

Rapporto dell’Associazione bancaria: a ottobre i tassi sui prestiti alle famiglie per l’acquisto della casa sono arrivati al 5,71%, rispetto al 5% di gennaio

Mutui, mai così cari negli ultimi cinque anni

Milano - Mutui sempre più pesanti: in ottobre i tassi hanno toccato il massimo degli ultimi cinque anni. A dirlo sono le stesse banche: nell’ultima rilevazione Abi, contenuta nel rapporto mensile dell’associazione, i prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di nuove abitazioni si sono attestati al 5,71%. E dall’inizio dell’anno quando il costo dei prestiti era pari al 5%, il rialzo è stato costante e particolarmente accentuato in estate, per arrivare al 5,62% di agosto e settembre, fino al picco del mese scorso. Un aumento strettamente collegato a quello dei tassi di interesse da parte della Bce, come sottolinea anche un report dell’agenzia di rating internazionale Standard & Poor’s, e che spinge sempre più le famiglie a rinegoziare le condizioni del prestito contratto per la propria abitazione.

E proprio sulla portabilità dei mutui, ossia il trasferimento da una banca a un’altra senza spese voluto dalla legge Bersani, il comitato esecutivo dell’Abi ha approvato ieri la procedura definitiva, o meglio una «raccomandazione», ha spiegato il presidente Corrado Faissola, perché «non possiamo imporre nulla agli associati soprattutto in materia di concorrenza». In caso di trasferimento di un mutuo, dunque, la banca che subentra si farà carico dei costi e delle penali per l’estinzione anticipata. Questa nuova procedura garantirà ai clienti tempi certi per la fase di comunicazione del debito residuo attraverso un sistema di colloquio interbancario entro un massimo di 15 giorni. Semplificate anche le pratiche per la rinegoziazione: sarà necessario un unico documento sottoscritto dalla banca e dal mutuatario, che di norma non richiede l’intervento del notaio, contenente le nuove condizioni concordate. Anche in questo caso vengono garantiti tempi certi per la comunicazione al cliente sull’esito della richiesta di rinegoziazione entro 10 giorni lavorativi. Così la nota dell’Abi, che nella riunione di ieri ha anche approvato il progetto di una federazione con l’Ania, l’associazione delle imprese assicurative. Ma l’Antitrust boccia la raccomandazione: secondo il presidente Antonio Catricalà, infatti, la legge è già chiara, ovvero la portabilità ci deve essere senza costi diretti o indiretti. «Le banche non hanno bisogno di raccomandazione - afferma -, i comportamenti uniformi non giovano mai alla concorrenza».

E le associazioni dei consumatori si dividono tra contrari - come l’Adusbef che ha detto di non fidarsi delle raccomandazioni dell’Abi («fatte per essere disattese») e di augurarsi «che da domani le banche applichino la legge, che parla chiaro: nessun onere per i consumatori» - e favorevoli, quali il Movimento di difesa del cittadino

che ha definito il provvedimento Abi una «vittoria dell’unità delle associazioni» sottolineando come sia «giusto che una banca che vuole guadagnare clienti offra ai sottoscrittori dei mutui la portabilità a costo zero».

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