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Mutui in saldo, vince il tasso fisso E le surroghe registrano il pieno

A settembre si potevano strappare prestiti anche all'1 percento

Giulio Pecci

L'ammontare totale dei mutui delle famiglie a settembre ha registrato, sulla base dei dati di Bankitalia, un incremento medio annuo dell'1,5% a quota 381 miliardi di euro. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni, ha rilevato l'Abi, è rpari all'1,45% (1,70% ad agosto 2019, 5,72% a fine 2007). In particolare, nel secondo trimestre dell'anno in corso la quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario è salita di quasi due punti percentuali (all'80% circa) mentre rimane pressoché stabile il rapporto fra il prestito e il valore del singolo immobile (74,2%). A settembre scorso il tasso preferito si conferma quello fisso. Sul totale delle nuove erogazioni di mutui oltre l'80% sono stati infatti a tasso fisso.

«I tassi ai minimi storici hanno consentito nel mese di settembre un risparmio compreso tra i 360 e i 720 euro annui per chi decide di accendere un mutuo, rispetto ai tassi in vigore lo scorso gennaio», ha commentato il Codacons. I tasi rasoterra consentono poi a coloro che già pagano un mutuo di utilizzare l'istituto della surroga, strappando condizioni estremamente vantaggiose alle banche. Grazie alla diminuzione dell'Irs (l'indice europeo che guida l'andamento di questa tipologia di finanziamento), ha rilevato l'osservatorio di Facile.it e Mutui.it, i migliori tassi offerti a settembre per un mutuo medio (126.000 euro in 25 anni, quota finanziata pari al 70% del valore dell'immobile) oscillavano tra un Taeg dell'1,04% e l'1,34%, con un calo, rispetto a gennaio dello 0,55-1,20%; con un risparmio medio per i consumatori di 30 e i 60 euro al mese.

La diminuzione dell'Irs ha poi schiacciato la differenza tra tasso fisso e variabile. Molti italiani cercano quindi di assicurarsi queste condizioni favorevoli: guardando alle richieste di mutuo raccolte a settembre, emerge che il 93% degli aspiranti mutuatari ha optato per il tasso fisso; era l'86% a giugno, l'84% a gennaio 2019.

L'importo medio richiesto è stato 133.477 euro, l'1,3% in meno rispetto a giugno. Il calo non deve però preoccupare perché legato, prevalentemente, all'aumento delle surroghe. In diminuzione anche il Loan To Value, il rapporto tra valore dell'immobile e valore del mutuo richiesto, passato nei 3 mesi analizzati dal 67% al 63%. La durata media dei piani di ammortamento richiesti è poco più di 21 anni, mentre l'età media dei richiedenti è 41 anni circa. Quanto alle somme effettivamente concesse dalle banche emerge che a settembre gli istituti di credito sono stati più generosi; l'importo medio erogato è stato pari a 128.447 euro, in aumento del 3,2% rispetto a giugno.

È ancora il momento di acquistare casa con un mutuo? «Ad oggi, visti i prezzi degli immobili ancora convenienti, l'abbassamento dei tempi di compravendita e i tassi dei mutui ai minimi storici, permangono interessanti opportunità sul mercato immobiliare sia per chi vuole comprare a scopi abitativi sia per chi vuole comprare a titolo di investimento», ha chiosato Renato Landoni, presidente di Kiron.

Alcuni istituti, inoltre, sono tornati a proporre il mutuo al 100% del valore dell'immobile senza ricorso al Fondo di Garanzia e con tassi intorno al 2,5 per cento.

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