Carlo Garrè
Che cosa c'entra Liza Minnelli con il rock? Nulla, ma i My Chemical Romance sono riusciti a convincerla a partecipare ad un duetto (nel brano Mama) che è finito nel loro ultimo disco, uscito il 23 ottobre col titolo The Black Parade e che verrà presentato oggi in unica data italiana all'Alcatraz di via Valtellina.
Pare proprio che questa fine di 2006 sia davvero, in ambito di alternative-rock, in mano a questo quintetto di Newark, la città industriale del New Jersey. Il loro attesissimo disco (il terzo ufficiale ma il secondo ad arrivare sul mercato europeo) è stato catapultato in cima alle classifiche di mezzo mondo, facendo così diventare questa band una delle più calde e richieste del pianeta.
Con The Black Parade i My Chemical Romance sono riusciti definitivamente a far esplodere anche da noi un genere popolarissimo negli States chiamato emo-rock o emo-pop, ovvero un'unione tra punk, rock melodico e attitudini pop adolescenziali e che diventerà il trend per i prossimi anni. Un genere, l'emo-core, di cui molte sono le rappresentazioni e le band, tutte molto simili tra loro ma allo stesso tempo con sfaccettature diverse e caratteristiche peculiari.
Tra i nomi che si stanno facendo strada anche da noi ci sono Panic! At the Disco, Taking Back Sunday, Thursday e Fall Out Boy, band americane nate da un passato legato al pop ed al punk (vedi alla voce Green Day) che stanno monopolizzando il mercato statunitense, ma si fanno largo anche in UK dove, quest'anno all'importante Reading Festival l'emo-core ha avuto la sua celebrazione con uno dei palchi principali per una intera giornata dedicata proprio a questo genere.
I My Chemical Romance sono il fenomeno del momento, forse passeggero come tutte le mode, ma nelle strutture dei loro brani c'è qualcosa che colpisce anche l'ascoltatore più attento ed esigente perché, se a primo impatto sembrano il classico gruppo costruito per i ragazzini di 14 anni, si scopre nella loro storia una lunga gavetta fatta di tour continui in America, oltre che una attenta ricerca nei suoni che spesso vanno a citare atmosfere beatlesiane e del rock cupo degli anni '80.
Quella composta da Gerard Ways e compagni con The Black Parade è una naturale evoluzione del percorso sonoro dei due album precedenti (il più famoso è Three Cheers For Sweet Revenge, del 2003) con lintenzione di farne una vera e propria opera rock sullo stile di A Night At Opera dei Queen o The Wall dei Pink Floyd, dove le canzoni sono tutte congiunte tra loro da un filo conduttore ma riescono a stare in piedi anche da sole.
Una prova magari pretenziosa per una band molto giovane, ma che, tra barocchismi ed eccessività (in questo c'è molto anche della scuola degli ultimi Muse), colpisce nel segno e i risultati del successo ne sono la conferma. Basti pensare al successo che la band ha in rete, sul suo sito di Myspace (la bibbia dei giovanissimi) dove il counter dei contatti dall'uscita del disco è arrivata vicina ai 24 milioni.
Definiti dal loro leader, il cantante Gerard Ways, "autori di musica pop violenta e pericolosa" i My Chemical Romance, i cui altri componenti sono: Frank Iero (chitarra), Micheal Way (basso), Bob Bryar (batteria) e Ray Ortiz (chitarra), arriveranno a Milano per quella che è la loro ultima data in Europa: torneranno a fine marzo, non prima di affrontare l'ennesimo tour americano nelle arene.
My Chemical Romance, Alcatraz alle 20.30; ingresso 20,70
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.