Nagel sistema i «conflitti» di Mediobanca

La prossima occasione per vedersi tutti insieme, la prima dopo il recente blitz di Vincent Bolloré e di Groupama nella galassia Ligresti-Premafin-FonSai, i consiglieri di Mediobanca l’avranno il 23 novembre. Per quella data è fissato in calendario un consiglio d’amministrazione, straordinario, ma di fatto obbligatorio. Non perché si debba appunto discutere con Bollorè (consigliere, nonché vicepresidente di Generali) delle sue mosse italiane. Ma perché sull’amministratore delegato di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel incombe, entro il 30 novembre, l’obbligo di adeguare la banca alla nuova normativa Consob sulle parti correlate. In pratica il consiglio dovrà approvare le nuove procedure e gli adempimenti previsti in relazione alle operazioni che coinvolgono società partecipate da Mediobanca.

Una tematica che riguarda anche alcuni consiglieri, che dovranno adeguarsi alle più stringenti regole imposte dalla Consob per evitare conflitti d’interesse. La stessa procedura dovrà essere seguita e approvata entro fine mese da tutte le società interessate. Generali lo farà nel cda dell’11.

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