MilanoMa tanto lei può fare quello che vuole. Gianna Nannini mica si rassegna al minuto mantenimento del rock, quella regola che consiglia di vivere sugli allori finché son verdi e magari anche dopo. Lei cresce. E così, dopo aver fatto il pieno con Grazie, che tre anni fa è stato al primo posto per quasi tre mesi, adesso pubblica Giannadream, titolo tuttattaccato con un sottotitolo che è un programma: Solo i sogni sono veri. Lei dice che è «il mio più bel disco» e forse non esagera. Daccordo, qualche tempo fa la sua musica si definiva come «heavy Puccini style», nel senso che aveva un respiro sinfonico, bello rotondo e arioso, e una dolcezza rock che tutte due insieme sono le due luci del suo animo, quella viscerale e madida di sudore, e quella appunto sognante e persa lassù nelloltremondo delle fantasie e delle utopie. Stavolta il Giannadream parla damore in dieci canzoni e, parlando damore, parla necessariamente di tutto il resto, della desolazione e della felicità, delle «assenze desiate» come le declamava Carmelo Bene e delle presenze sopportate come spesso le canta lei, del Maledetto ciao (bellissimo brano) che «rimesci pianti e sogni» oppure dellOlogramma dove «solo i sogni sono veri». Insomma, un disco che unisce e guarda il mondo con lunica lente autentica, lamore, quella che allontana la paura come la più forte presbiopia. Lei dice: «Io credo che il problema sia che nel mondo è sempre un fatto di divisioni e la divisione porta al famoso concetto: dividi, soggioga, impera. In questo meccanismo è chiaro che alimentare in noi la paura significa legittimare sempre di più un controllo». E allora, per fare questo ritratto dautore (a proposito: lei stasera in Galleria del Corso a Milano farà da «copertina vivente» del suo nuovo cd), ha chiamato pure la voce «fotografica» di Valeria Solarino nel primo brano Attimo: «È unamica. Lho conosciuta durante le riprese del film Manuale damore 2 nel quale è stata inserita la mia canzone Sei nellanima». E nel cd spunta pure Fabri Fibra, che con lei, senza giri di parole, canta Siamo nella merda e adesso si becca pure un «Fabri è il mio preferito nel panorama italiano: il nostro è un vero connubio e ogni volta che ci mettiamo insieme a far qualcosa, questo comune intento a dire la verità viene fuori». Ma niente retorica, per carità.
E difatti la Nannini come al solito la evita e, parlando di X Factor, spiega che «programmi così sono a volte un modo di fare palestra. Non so se usciranno talenti a lungo termine, vedremo. Adesso sono boccioli e poi magari fioriranno». Più chiaro di così.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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