Naomi e l’hi-tech A casa Pirelli il lusso è di gomma

MilanoPuò un’anima di gomma emozionare? Abbiamo cercato di capirlo entrando nella nuova «casa» di Pirelli PZero. Un flagshipstore aperto ieri in corso Venezia a Milano. Lo abbiamo visitato prima che molti vip arrivassero a festeggiare l’ingresso del brand della P lunga nella distribuzione diretta. «Abbiamo investito 4 milioni di euro» diceva il presidente Marco Tronchetti Provera confessando l’emozione di un battesimo importante, il primo di una lunga serie nel mondo qualora la formula dovesse rivelarsi vincente. E ci sono tutti i presupposti perché di questo store si parli ovunque. Con un cuore di gomma il red carpet all’ingresso dei 1.500 metri quadrati di mirabile fusione tra passato e futuro, non può che essere un rubber carpet, primo tappeto di battistrada solcato da Naomi Campbell venuta a portare il suo personale augurio.
All’interno del negozio progettato dall’architetto Renato Montagner, direttore creativo delle collezioni, lo sguardo smarrisce le priorità tante sono le cose da gustare: una parete anecoica, fonoassorbente, la stessa utilizzata negli stabilimenti dove si testano i pneumatici. Nel frattempo ci sorprende il giallo di una Lamborghini Miura cinturata Pirelli, realizzata a mano come un vestito, e la bellezza della prima sneaker con suola di cuoio che si rovescia come un calzino. Scarpa personalizzabile nei colori dei lacci, delle solette nelle sei diverse mescole dei battistrada di Formula 1 utilizzati nei Gran Premi, e nei pregiati materiali della tomaia. Stiamo per posare lo sguardo sulla storica Maserati 250F guidata anche dal mitico Manuel Fangio quando facciamo la conoscenza del primo pneumatico tatuato firmato dall’artista americano Scott Campbell. È stato realizzato incidendo sul battistrada Pirelli Diablo Rosso II i segni distintivi della sua arte: il terzo occhio, il cuore, il teschio. Gli stessi elementi decorano il giubbotto in carbonio progettato con Dainese che all’interno propone l’icona tatuata di San Cristoforo protettore dei motociclisti. Anche una Ducati nera monta copertoni tatuati.
La discesa al secondo livello ci fa provare l’ebbrezza di mettere i piedi su una scala di marmo bagnata dalla pioggia: ma è solo un gioco ottico. L’incontro con Mirs, il robot magazziniere che seleziona la calzatura da provare ha un sapore avveniristico.

«Milano e Pirelli rappresentano nel mondo la capacità dell’uomo di raccontare e aggiungere valore al design, una parola che ci fa ricordare la matita di Mendini all’opera» dichiarava Montagner mentre illustrava un set di bagagli Valextra cinturato Pirelli dotato di ruote in gomma vulcanizzata con tecnologia «nanofiller», i cappelli prenumatici fatti da Borsalino in lino gommato o in tessuto tecnico gommato, un video wall situato nella lounge dove i patiti del social shopping potranno darsi appuntamento anche per vedere le gare di Formula 1 o una partita di calcio, meglio se dell’Inter dato che il presidente è un accanito tifoso della squadra nerazzurra. Provare per credere: si esce con la voglia di tornare sui propri passi per scoprire i segreti di questo incredibile shop-design.

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