Cè chi, come Gianni Plinio di An, la definisce «una disfatta per il governatore Burlando: è la prova non conta niente, dovrebbe dimettersi». E chi, come il sindaco Vincenzi, annuncia un piano per correre ai ripari. Ma per tutti, la notizia che il ministro Di Pietro ha escluso il Terzo Valico dalla lista delle infrastrutture da finanziare nel periodo 2007-2011 suona come una sconfitta per Genova e la Liguria. Il senatore azzurro Luigi Grillo, ieri sul nuovo Eurostrar Genova-Milano, è fra i più arrabbiati: «La novità più sorprendente della lista è la definitiva cancellazione del terzo valico ferroviario Genova-Milano e linserimento della tratta ad alta velocità Napoli-Foggia-Bari. Il terzo valico è unopera strategica, la Napoli-Bari non è tra le urgenze del Paese, non merita 2.210 milioni e, in più, non dispone di alcun elaborato progettuale». Daccordo Giorgio Bornacin, senatore di An: «La scelta di preferire la Napoli-Foggia-Bari non si spiega dal punto di vista economico, per la Liguria è un brutto colpo» dice indicando il presidente Burlando, seduto a pochi metri da lui sullEurostar. «Del Terzo Valico non si può fare a meno - ribatte il governatore-. Ma i tempi li detta la finanzia pubblica». Per recuperare i soldi che non arriveranno dal governo, Marta Vincenzi presenterà presto un suo piano: «Se Genova da sola può farcela a finanziare le opere? Io lavoro per questo - spiega il sindaco-. Il Terzo Valico è vitale». Non la pensa così Legambiente, che protesta invece per lassenza di fondi alla Voltri-Brignole.
Sul treno Genova-Milano, ieri cera anche Giovanni Novi, presidente dellAutorità portuale. «Con questo governo scordiamoci il Terzo Valico - spiega-. Con le Ferrovie stiamo discutendo di migliorare i trasporti dentro e fuori dal porto. I soldi? Noi li abbiamo, le Ferrovie non so».
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