Il Napoli dà una mano a un FantaMilan

Il Napoli dà una mano a un FantaMilan

Milano Zero Napoli e tanto Milano. Nè Cavani, appena appena Ibra. Il vero monarca di Milan-Napoli è solo Pato, il Papero volante che mette al tappeto il Napoli e rilancia le quotazioni tricolori dei suoi sodali. È lui che provoca il rigore (mani di Aronica sul suo tentativo di colpo di testa), è lui che suggerisce il tocco lieve per la zampata di Boateng, è sempre lui che in contropiede uccella De Sanctis con una prodezza balistica che fa rivedere da queste parti il repertorio di Kakà. Il tutto confezionato nella sontuosa ripresa della super-sfida che regala ad Allegri il meritato comando della classifica e spedisce tre squilli di tromba alla concorrenza interista. Il Milan c'è, è vivo e lotta con la vecchia guardia, rappresentata nell'occasione per esempio da un superbo Van Bommel o dallo stesso Jankulovski recuperato per la circostanza e l'emergenza. Pato è il suo profeta, liberato finalmente negli spazi e restituito allo smalto migliore. Ha fiuto Allegri nello scegliere il brasiliano lasciando Cassano in panchina ad ammirare le evoluzioni dell'amico.
La svolta è rappresentata dal rigore fischiato da Rocchi, autoritario e autorevole per tutta la sera. Il mani di Aronica, goffo e fors'anche inutile, è evidente e vistoso, non può essere ignorato, non è un dettaglio qualsiasi. Così Ibrahimovic può firmare la sua prodezza dal dischetto e rimettere la sfida scudetto sul binario desiderato. Cioè col Napoli, stordito dalla fatica di Europa league, costretto a fare la partita e a sbilanciarsi in avanti, lasciando spazi mortali per la velocità del brasiliano e le incursioni di Boateng nel frattempo intervenuto al posto di Robinho, tra i meno efficaci della compagnia rossonera. I diecimila napoletani schiumano di rabbia, non sanno che le riprese tv sono implacabili. Appena Mazzarri si scopre, ecco il Milan colpire in modo spietato, con Pato naturalmente intorno alla mezz'ora. La sequenza è tale da bruciare ogni residua speranza del Napoli, deludente e annichilito. Di Cavani non ci sono notizie, neanche di Mascara e Hamsik. Pensate: Abbiati non deve fare nemmeno una parata perché i corazzieri che ha davanti, svolgono tutto il lavoro con maestria.
Più che per il Napoli, rimasto terzo, un punto dietro l'Inter, l'impresa del Milan, rotonda come il risultato, è una credenziale per il futuro della stagione. Le assenze di Pirlo e Ambrosini, a centrocampo, non lasciano segni se quel mostro di Van Bommel riesce a dirigere gioco e traffico come un sapiente metronomo. Con Pato è l'altro simbolo della notte milanista che rispedisce a casa il Napoli e quel polemico di Mazzarri con una grande lezione.

Sei i punti conquistati tra andata e ritorno: forse non è il caso di dubitare delle qualità del primo della classe e neanche delle sue doti, senza sollevare polveroni relativi alla scelta dell'arbitro. Rocchi dimostra nel primo tempo di non avere alcuna riverenza nei confronti del leader del campionato ma quando vede una mano galeotta non può fare a meno di fischiare il rigore.

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