RomaUn provvedimento blocca-ruspe «già pronto», da portare nel prossimo Consiglio dei ministri per stoppare, almeno «fino alla fine dellanno», tutti gli abbattimenti delle case abusive in Campania, «per avere il tempo necessario a valutare serenamente il problema in vista di una definitiva soluzione».
Silvio Berlusconi, alla vigilia della sua visita a Napoli per tirare la volata al candidato sindaco del Pdl, Gianni Lettieri, tocca un tema caldissimo sotto il Vesuvio, dove la questione degli abbattimenti è al centro di proteste sfociate, recentemente, anche in un sit-in nella capitale, di fronte alla Camera dei deputati. Parlando ai microfoni di una importante radio locale partenopea, il premier annuncia dunque il prossimo stop alle demolizioni, aggiungendo che oggi, nel corso della sua visita, mostrerà il provvedimento ai cittadini napoletani. Grazie al provvedimento, secondo il presidente del Consiglio, «avremo tutto il tempo per rimediare a questa situazione insostenibile». Sembra di capire che si tratti di una semplice moratoria di qualche mese, non una sanatoria né un condono. Ma le parole del premier cadono in piena campagna elettorale e innescano immediatamente non solo gli strali del centrosinistra, ma anche un nuovo braccio di ferro con la Lega.
Il primo a intervenire sulla questione è Roberto Calderoli. «Sicuramente Berlusconi dovrà parlarne anche con la Lega», premette il ministro per la Semplificazione legislativa. Che, quando si tratta di esprimere un parere sul merito della vicenda, non sembra affatto entusiasta: «Personalmente - commenta - sono contrario a fermare abbattimenti già disposti di costruzioni abusive, che tra laltro non avrebbero neppure potuto essere sanate nei precedenti condoni edilizi». E questo «indipendentemente da dove siano collocati gli immobili», conclude il ministro leghista, perché «non possono esistere nel Paese zone franche per la legge». Calderoli non è lunico esponente del Carroccio nellesecutivo che mostra scetticismo verso il provvedimento. Anche il viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli, lascia infatti aperti pochi spiragli in casa Lega: «Bisogna vedere in concreto di cosa si tratta», concede lex Guardasigilli, per poi avvertire che la porta sarà chiusa nel caso in cui ci si ritrovi di fronte a un condono: «Di sicuro, non penso proprio che la Lega possa votare in Parlamento una sanatoria sullabusivismo edilizio».
Ma chi conosce più nel dettaglio liniziativa annunciata da Berlusconi esclude che si tratti di una «sanatoria».
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