Cronaca locale

Astensione record in Campania: sfonda il M5S

A votare è stato solo il 53,27% degli aventi diritto. Sorprese dalle urne con le bocciature eccellenti dell’ex ministro Di Maio, del giornalista Ruotolo e dell’ex governatore Caldoro

Astensione record in Campania: sfonda il M5S

Oltre al Movimento 5 Stelle in Campania ha vinto l’astensionismo. Alle elezioni politiche del 25 settembre ha votato il 53,27% degli aventi diritto, rispetto al 68,18% della tornata elettorale del 2018. Un dato clamoroso e preoccupante che dovrà far riflettere tutte le forze politiche in campo. La giustificazione dell’allerta meteo non regge. È vero che la domenica del voto è stata condizionata da forti temporali e maltempo nell’intera regione, ma i numeri sono impietosi e confermano un allarmante disinteresse dei cittadini. A Napoli, addirittura, ha votato il 50,78% contro il 65,34% del 2018. Chi si è recato alle urne, comunque, ha voluto premiare i Cinque Stelle. Non si tratta di una sorpresa, visto che il leader dei pentastellati Giuseppe Conte ha puntato la campagna elettorale sul cavallo di battaglia del Reddito di cittadinanza.

I risultati dei partiti e delle coalizioni

I napoletani e i campani hanno tratto enormi benefici da questa misura economica, a volte anche in maniera non regolare, e quindi era ampiamente previsto che avrebbero dato la loro preferenza a chi questo provvedimento lo ha pensato e lo ha approvato. Spulciando le preferenze accordate alle varie forze politiche, a scrutinio quasi terminato, nella circoscrizione Campania 1 (che coincide con la città metropolitana di Napoli) il partito che ha raccolto più voti è il Movimento 5 Stelle (più del 41%). Seguono il Pd (14,4%), Fratelli d’Italia (13,8%), Forza Italia (9,3%), Azione e Italia viva (5,5%), Lega (poco sotto il 3%) e Unione popolare (2,7%). Nella circoscrizione Campania 2 (Caserta, Salerno, Avellino e Benevento), ad avere la meglio come singolo partito sono sempre i pentastellati (27,7%), anche se come coalizione è degna di nota l’affermazione del centrodestra (38,2%) contro il centrosinistra (22,2%).

Gli eletti e gli esclusi eccellenti

I collegi uninominali sono andati tutti al Movimento 5 Stelle. La bocciatura più clamorosa riguarda l’ex ministro Luigi Di Maio, finito secondo nel suo collegio, dove si è imposto nettamente l'ex ministro dell'Ambiente, Sergio Costa (Cinque Stelle). Altri sconfitti eccellenti sono Valeria Valente, parlamentare uscente del Pd e Stefano Caldoro, ex presidente della Regione Campania. Fuori dal Parlamento anche Mara Carfagna (ma potrebbe rientrare grazie al proporzionale), il senatore uscente e giornalista Sandro Ruotolo, Paolo Siani, fratello di Giancarlo, il giornalista de Il Mattino ucciso dalla camorra, e l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris che non sfonda in città con la sua Unione popolare.

Tra gli eletti, il noto attore della serie televisiva "La squadra" Gaetano Amato (M5S) e Gianfranco Rotondi (centrodestra).

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