Cronaca locale

In cinque sullo scooter senza casco. Lo sfogo: "Non siete napoletani"

È diventato virale il post pubblicato su Facebook prima dal gruppo "No ai cuozzi, le vrenzole e i Napoletani antinapoli" e poi dall’attore partenopeo Angrisano, che lancia un grido d’allarme alle istituzioni

In cinque sullo scooter senza casco. Lo sfogo: "Non siete napoletani"

Sono centinaia i napoletani che hanno condiviso il post pubblicato su Facebook prima dal gruppo "No ai cuozzi, le vrenzole e i Napoletani antinapoli" e poi dall’attore partenopeo Cosimo Angrisano, diventato subito virale. Un grido di dolore quello dell’artista, amareggiato e offeso da quella foto scattata nel centro di Napoli: una coppia a bordo di uno scooter insieme a tre bambini, tutti senza casco. Angrisano ha scritto una lunga lettera, nella quale ha mostrato tutto il suo sdegno per l’immagine negativa che, ancora una volta, varca i confini della città partenopea.

“Siamo stanchi della vostra prepotenza – ha scritto l’attore – delle vostre urla sguaiate, delle suonate di clacson alle tre di notte sui vostri motorini rubati. Siamo stanchi della vostra ignoranza, ci danno la nausea i vostri capelli unti tirati dietro, i vostri orecchini a lampadario e il vostro pressoché nullo senso del contesto e del buongusto. Ci viene il vomito quando vediamo dieci di voi senza casco su un motorino senza targa e i bambini in mezzo. Non ne possiamo più del dover pagare ogni volta che parcheggiamo perché voi dovete "campare", ma non vi siete mai preoccupati del "come". Siamo stanchi della vostra prepotenza alla guida, della vostra inesistente attenzione all'ambiente, del fatto che ancora gettate l'immondizia per strada. Siamo stanchi di dover "tirare a campare" appresso a voi, perché non sapete cosa siano l'efficienza e il senso del dovere”.

Angrisano se la prende con le istituzioni. “Sono stanco – ha continuato - anzi siamo stanchi di questi rifiuti umani che di partenopeo non hanno niente, nonostante siano nati a Napoli. Non ce la faccio più a sopportare questo marciume che scorre per le strade della mia città. C’è una strategica mancanza di controllo sul territorio, colpa dei governi che si sono succeduti negli ultimi trent’anni”.

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