Cronaca locale

Cocaina cucita nell'accappatoio: la scoperta nel carcere di Poggioreale

La polizia di Napoli ha rinvenuto della cocaina cucita all'interno di un accappatoio da una donna di 74 anni e destinata a suo figlio detenuto nel carcere di Poggioreale: la 74enne è stata arrestata

Cocaina cucita nell'accappatoio: la scoperta nel carcere di Poggioreale

Un'incredibile e insolita scoperta è stata fatta dagli agenti della Polizia di Stato di Napoli e da quelli del Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria che hanno rinvenuto della droga, cucita all'interno di un accappatoio, nel carcere di Poggioreale. Purtroppo, sempre più spesso, all'interno del carcere napoletano, i poliziotti si trovano a fare i conti con la presenza di sostanze stupefacenti, che vengono introdotte nei modi più disparati da parenti e familiari dei detenuti.

Proprio nell'ambito di una serie di operazioni volte al contrasto dell'introduzione di droga nella casa circondariale, gli agenti di polizia hanno scoperto diverse dosi di cocaina che erano state abilmente cucite nel bordo di un accappatoio. L'indumento era stato consegnato da una donna di 74 anni a suo figlio, che è detenuto appunto nel carcere di Poggioreale. La 74enne, in accordo con il figlio, avrà pensato che si trattasse di un ottimo stratagemma per consegnare la droga senza essere scoperta, ma il suo piano non è andato fortunatamente a buon fine. La cocaina trovata nell'accappatoio, per un peso complessivo di 26 grammi, è stata infatti trovata e sequestrata dai poliziotti. La donna, invece, è stata arrestata con l'accusa di traffico di sostanze stupefacenti.

Ovviamente, non si tratta assolutamente del primo caso di questo tipo: sono quasi all'ordine del giorno, infatti, i rinvenimenti e i sequestri di droga all'interno del carcere di Poggioreale e in generale delle carceri campane. Nel marzo scorso una donna di 34 anni aveva trovato un metodo altrettanto particolare e insolita per recapitare la droga al marito incarcerato. La giovane aveva infatti nascosto ben 300 chili di hashish e anche un telefono cellulare all'interno di un pacco alimentare, occultandolo per bene in mezzo a prosciutti, formaggi e altri alimenti. Anche in quell'occasione il piano fu mandato in fumo dai poliziotti, che scoprirono il pacco e arrestarono la 34enne per spaccio. A giugno 2019, invece, gli agenti di Polizia Penitenziaria hanno arrestato un familiare di un detenuto che aveva nascosto circa 30 grammi di droga nelle suole delle scarpe.

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