Cronaca locale

Al Comune c'è un solo dipendente che pubblica gli atti

La macchina comunale del Comune di Napoli è sotto organico e obsoleta. "Facciamo una delibera di giunta immediatamente esecutiva e rischiamo che viene pubblicata sul sito Internet dopo quindici giorni"

Il sindaco Gaetano Manfredi
Il sindaco Gaetano Manfredi

Il resoconto del direttore generale del Comune di Napoli Pasquale Granata è impietoso: la macchina comunale dell’ente locale è sottorganico e obsoleta. Il funzionario ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano la Repubblica che faranno discutere. “C'è una sola persona che è addetta, come si faceva trent’anni fa, alla pubblicazione degli atti amministrativi sull'albo pretorio del Comune. Il flusso degli atti – ha detto – è preistorico. Facciamo una delibera di giunta immediatamente esecutiva e rischiamo che viene pubblicata sul sito Internet dopo quindici giorni”. L’uomo di fiducia del sindaco Gaetano Manfredi, scelto appositamente per coordinare l’importante piano di assunzione per i prossimi tre anni, sciorina dati assai poco incoraggianti. Nuova linfa dovrebbe essere garantita al Comune con l’ingresso in pianta stabile di mille lavoratori: cinquantacinque dirigenti e ben novecentoquarantacinque dipendenti.

Le assunzioni sono previste a partire dal 2023 e dovrebbero sopperire proprio nei settori che presentano le maggiori carenze, tra cui la digitalizzazione e l’informatizzazione. Per rendere i procedimenti più snelli, il sindaco Manfredi ha chiuso un accordo con Formez per i concorsi, mentre la Scuola nazionale dell'amministrazione si occuperà della formazione dei dirigenti. Le difficoltà non sono presenti solamente all’interno della casa comunale, anche la sicurezza per strada lascia a desiderare e nelle intenzioni del primo cittadino c’è la volontà di aumentare anche l’organico della polizia municipale.

Anche i custodi di parchi, impianti sportivi e cimiteri scarseggiano e quindi si dovrà provvedere per porvi rimedio. Altri settori della macchina comunale che dovranno essere rimpinguati sono quelli dell’ambiente, mentre nuove figure professionali serviranno per la cultura. Cento assunzioni a tempo determinato, infine, sono previste nel Patto per Napoli per potenziare gli uffici della riscossione e del patrimonio.

Le graduatorie dei concorsi a tempo indeterminato resteranno aperte per tre anni.

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