Cronaca locale

Napoli, incontro su identità di genere a scuola: Lega chiede rispetto norme

In un liceo di Napoli si è svolto un convegno nel quale si è parlato di identità di genere. La Lega chiede se sia stata rispettata la circolare del Miur, prevista in casi come questi, sul consenso informato genitoriale

Napoli, incontro su identità di genere a scuola: Lega chiede rispetto norme

Non si placano a Napoli le polemiche in merito ad un evento facente parte del progetto triennale “Pari opportunità e identità di genere” tenutosi lo scorso martedì al liceo Umberto durante l’orario di lezione.

Sul banco degli imputati vi è l’appuntamento “DiversaMente. Amore, Differenza, Mondo”, introdotto da Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay della città partenopea, durante il quale è stato presentato il romanzo “Come me non c'è nessuno” dell'avvocato Anton Emilio Krogh. Un racconto autobiografico, questo, nel quale Krogh espone, passo dopo passo, come ha scoperto la propria sessualità.

L’incontro, al quale hanno partecipato 5 classi, è finito nel mirino della Lega che ha organizzato un flash mob all’esterno dell’istituto scolastico in concomitanza con lo svolgersi del convegno.

La manifestazione è stata organizzata dall’avv. Simona Sapignoli, coordinatrice cittadina della Lega Salvini Napoli e da Paolo Santanelli, neurologo e coordinatore del partito nella Municipalità 1. Proprio quest’ultimo era già salito alla ribalta delle cronache per le proteste contro l'inserimento della canzone ”Bella Ciao” in una recita di Natale nella scuola elementare di Chiaia "E. De Amicis".

“La scorsa domenica alcuni genitori che hanno i propri figli al liceo Umberto hanno chiesto il mio aiuto, in qualità di rappresentante della Lega, perché durante il normale orario scolastico era stato organizzato un incontro sulle diversità di genere, senza chiedere una autorizzazione agli stessi” dichiara Santanelli.“A quel punto mi sono subito attivato”, continua l’esponente leghista, "e con il partito abbiamo studiato un strategia per tutelare gli studenti minorenni, nel rispetto della legge”.

Il partito di Salvini, infatti, non mette in discussione il tema dell’evento svoltosi nel liceo, quanto i modi con cui è stato organizzato.

“Una parte della stampa ha agitato lo spettro dell’omofobia e del razzismo ma è del tutto falso” afferma Santanelli. “Il flash mob è stato solo un atto simbolico e rappresenta una dovuta forma di controllo sul rispetto delle regole vigenti in materia scolastica. Da parte nostra mai nessun intento di attaccare o fermare l’incontro”.

“Escludendo qualsiasi valenza sessista e omofoba vi sono validi motivi per ritenere che questo progetto possa essere solo un subdolo escamotage per bypassare l’obbligo del consenso informato genitoriale così come indicato a tutela dei giovani, in una recente circolare inviata dal Miur a tutte le istituzioni scolastiche”.

Dello stesso avviso anche l’avv. Simona Sapignoli. “Dal momento che esiste una circolare del Miur che sancisce le modalità con cui “temi eticamente sensibili”, quali sessualità ed affettività, debbano essere trattati, abbiamo ritenuto opportuno inoltrare per mail-pec, richiesta formale sul corretto espletamento di queste modalità”.

Fin dal mattino di lunedì, i dirigenti della Lega hanno inviato al Dirigente scolastico, Prof. Carlo Antonelli, una richiesta con la quale si chiedeva semplicemente se erano state seguite le regolari procedure sul consenso informato da parte dei genitori degli studenti, così come prevede la norma vigente. Eppure dalla scuola, fino ad ora, non è arrivata alcuna risposta.

“Aspetteremo i termini di legge per vedere la documentazione. Poi faremo accesso agli atti amministrativi della scuola. Se le regole non sono state rispettate, allora ci rivolgeremo al Miur per i provvedimenti del caso” ha detto ancora Simona Sapignoli. “Sinceramente, saremo felici se il Preside ci mostrerà i documenti. Anzi, andremo dal lui per congratularci”.

“Tutto ciò” dichiara ancora Santanelli “nel rispetto dei principi sulla libertà dell’educazione sanciti dalle leggi vigenti e dall’articolo 30 della stessa Costituzione che, contrariamente a quanto più volte affermato dall’assessore all’istruzione del Comune di Napoli Annamaria Palmieri, rimette i principi dell’educazione nelle mani dei genitori, primi responsabili della crescita culturale e sociale dei propri figli e non in quelle della scuola”.

I due esponenti della Lega rispondono anche a chi ha parlato di flop della manifestazione."Il flash mob all’esterno della scuola è stato deciso in poche ore. Non ci interessava una grande adesione di persone quanto portare l’attenzione sul rispetto della legge a tutela degli studenti”.

Sapignoli e Santanelli, inoltre, lanciano una proposta. L’inserimento nel progetto “Pari opportunità e identità di genere” del tema della criminalità con l’adesione al piano portato avanti da ScuolaZoo al quale hanno già aderito 250 scuole in tutta Italia. Durante gli incontri in cattedra salirà un testimone di giustizia, Luigi Leonardi, che parlerà di come affrontare e reagire ai soprusi della malavita.

“Con tristezza notiamo che tra i 250 istituti scolastici che hanno aderito non c’è nessuno né di Napoli né della Campania.

Perché?” ha concluso con amarezza la Sapignoli.

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