Sta divenendo sempre più complicato il lavoro dei sanitari del 118 a Napoli. Ieri sera, infatti, si è registrato un nuovo e grave caso di aggressione contro i medici impegnati nel salvare la vita di un uomo che aveva accusato un malore.
Come riporta “Nessuno Tocchi Ippocrate", l’associazione che denuncia gli episodi di violenza contro i sanitari, la postazione 118 del Loreto Crispi era stata allertata per “dispnea in paziente oncologico” in un’abitazione situata nelle vicinanze delle Rampe Brancaccio, nel centro della città partenopea.
Il medico giunto sul posto ha constatato una saturazione di ossigeno del 96% nell’uomo senza, però, la dispnea. Considerate le condizioni cliniche generali del paziente, i sanitari hanno deciso di portare il malato nel pronto soccorso così da sottoporlo a più approfonditi accertamenti.
Data l’ubicazione logistica, l’equipaggio decide di allertare la centrale operativa per richiedere l’intervento di un altro mezzo di soccorso per “supporto fisico nella mobilizzazione del paziente”.
L’attesa carica di tensione ha fatto perdere la testa ai parenti del paziente. Questi ultimi, infatti, hanno iniziato ad agitarsi e, in preda alla rabbia, hanno lanciato pesanti insulti nei confronti del medico. La situazione è ben presto degenerata, con alcune persone presenti nella casa che hanno spinto il sanitario fuori dalla porta, arrivando persino a lanciargli contro un ventaglio.
A quanto pare l’aggressione è continuata anche nel palazzo dove i parenti, con la complicità di alcuni abitanti del quartiere, hanno preso a calci e pugni l’ambulanza.
Il paziente, con grande difficoltà, è stato prelevato e trasportato in codice giallo al Cardarelli di Napoli.Secondo quanto riferisce l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, le minacce di morte contro i soccorritori sono continuate fino alla partenza dell'ambulanza.
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