Cronaca locale

"Non siamo monnezza". Bagnoli non ne può più: la protesta contro i rifiuti

Protesta a Bagnoli contro l’abbandono illecito di rifiuti e il degrado. I residenti chiedono telecamere e più controlli contro lo sversamento selvaggio

"Non siamo monnezza". Bagnoli non ne può più: la protesta contro i rifiuti

“Vogliamo più controlli e sicurezza, noi non siamo monnezza”. Bambini, genitori, nonni, lo hanno urlato lungo le strade di Bagnoli. In una Napoli da mesi in affanno per la gestione dei rifiuti, nel quartiere della decima municipalità i residenti sono scesi in strada per protestare contro l’abbandono illecito di spazzatura e il degrado in cui versa la zona. Un centinaio i partecipanti alla manifestazione, partita da via Diomede Carafa. In testa al corteo i bambini. “Siamo bambini, no munnezza”, “Vogliamo le telecamere”, “Vogliamo respirare aria, no munnezza”, recitavano alcuni dei cartelli che impugnavano.

A Bagnoli la raccolta dei rifiuti avviene porta a porta e un’isola ecologica è situata a pochi passi dalle vie principali del quartiere, ma c’è chi preferisce i marciapiedi per smaltire la spazzatura. “Mi affaccio alla finestra e puntualmente mi trovo frigoriferi, ieri c’era una poltroncina, le gomme delle auto. C’è di tutto. Poi, quando passa il camion della raccolta, dopo 10 minuti già abbandonano altri rifiuti”, racconta una donna che vive in Carafa, una delle strade maggiormente colpite dalla sversamento selvaggio di rifiuti.

“La manifestazione nasce perché il quartiere vive un momento di abbandono forte, un po’ per l’incuria delle istituzioni, ma molto anche per l’inciviltà dei cittadini che lo vivono”, ha dichiarato Sergio Lomasto, consigliere della municipalità, che si è reso promotore dell’iniziativa e che durante la marcia in più interventi ha puntato il dito contro “un’istituzione che non riesce ad essere incisiva” nella risoluzione dei problemi. “Oggi vogliamo dire che il quartiere è assopito ma non è morto, per questo siamo qui presenti, per far sentire il peso di una cittadinanza che ama il suo territorio”, ha aggiunto.

Alla protesta hanno aderito anche abitanti dei quartieri limitrofi. “Il nostro è un grido disperato, per poter vivere meglio, in maniera più serena il nostro ruolo di cittadini all’interno della nostra zona flegrea”, ha affermato Danila De Novellis, dell’associazione Ddn-Diritti dei napoletani. In marcia anche il presidente della decima municipalità, Diego Civitillo: “La municipalità lavora quotidianamente con le società di servizi, soprattutto Asìa, per andare a limitare gli sversamenti abusivi e le situazioni di degrado che, purtroppo, ci sono in questo quartiere”.

Civitillo parla della necessità di incrementare i controlli per far fronte agli sversamenti selvaggi degli incivili. Anche implementando telecamere di videosorveglianza, in programma – secondo quando dice – pure a Bagnoli: “Solo i controlli ambientali da parte degli operatori non bastano”. Gli occhi elettronici nel quartiere dovrebbero arrivare entro l’estate, ha annunciato ai manifestanti. Intanto, la manifestazione si è chiusa fissando un incontro nei prossimi giorni presso il municipio, per definire un progettualità condivisa per far fronte all’inciviltà che sta insozzando Bagnoli.

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