Cronaca locale

Dopo sette mesi municipi azzerati. Arriva il commissario

Il sindaco Manfredi, pur essendo rammaricato per la decisione del commissariamento, è consapevole che i partiti stanno creando non pochi problemi alla tenuta della maggioranza

Il sindaco Gaetano Manfredi
Il sindaco Gaetano Manfredi

Sono trascorsi più di sette mesi dalle ultime elezioni comunali, ma a Napoli non sono stati ancora nominati i trenta assessori delle dieci municipalità. Il grave ritardo ha spinto il difensore civico regionale, Giuseppe Fortunato, a nominare un commissario ad acta. La persona preposta a far rispettare la normativa è l’avvocato Francesca Conte che, entro sessanta giorni, qualora la politica continui a tergiversare, avrà il potere di scegliere gli amministratori. L’atto del difensore civico regionale non è andato giù al sindaco Gaetano Manfredi, il quale è pronto a impugnare la decisione, ma il problema esiste e rivela una serie di contraddizioni all’interno della maggioranza che sostiene il primo cittadino.

Gli assessori delle diverse municipalità, tre per ogni parlamentino, svolgono funzioni di raccordo con l’amministrazione comunale, di fondamentale importanza, ed ecco perché si è arrivati alla nomina di un commissario. Il sindaco, però, non ha gradito.“La democrazia non può essere commissariata – ha dichiarato al Corriere del Mezzogiornocredo che ognuno debba fare il proprio mestiere”. Manfredi, però, è consapevole che i partiti stanno creando solo problemi. I 2.800 euro al mese di indennità fanno gola a tutti e c’è la corsa al posto di assessore nelle municipalità.

Il primo cittadino lascerà ancora qualche giorno alle forze politiche di maggioranza, poi deciderà di persona i nomi degli amministratori. La sortita del sindaco, comunque, non è piaciuta ai segretari di sezione che chiedono piena autonomia nelle scelte, mentre l’opposizione gongola per lo stallo che si è venuto a creare nelle ultime settimane.

“L'inerzia di questi mesi – hanno affermato in una nota i consiglieri di Forza Italiaha causato enormi difficoltà al funzionamento della macchina amministrativa provocando un evidente danno qualità della vita dei cittadini costretti a subire ritardi e difficoltà di varia natura dovuti all'assenza di figure di coordinamento e di iniziativa quali sono i componenti delle mini giunte municipali”.

Critiche arrivano anche da parte della sinistra che non siede sui banchi della maggioranza.

Sia l’ex sindaco Antonio Bassolino sia la candidata alla carica di primo cittadino Alessandra Clemente accusano la giunta Manfredi di immobilismo e trovano disdicevole che sia stato necessario nominare un commissario ad acta per sollecitare la scelta degli assessori nelle dieci municipalità cittadine.

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