Rifiuti abbandonati, nei guai imprenditore cinese

L'operazione dei carabinieri a Terzigno, in provincia di Napoli. Denunciato un 59enne asiatico

Rifiuti abbandonati, nei guai imprenditore cinese

Rifiuti smaltiti senza il rispetto delle normative, finisce nei guai un imprenditore di nazionalità cinese a Terzigno, in provincia di Napoli.

Sono stati i carabinieri della locale stazione, insieme ai colleghi del Gruppo Tutela del Lavoro di Napoli che hanno portato a segno un’altra operazione a tutela dell’ambiente per il rispetto delle regole ambientali imposte agli opifici per il regolare smaltimento delle produzioni di risulta dei processi artigianali e industriali.

I militari, nell’ambito dei controlli che ormai da tempo li tengono impegnati in tutta la fascia territoriale dell’hinterland partenopeo, hanno sottoposto a controlli di routine un laboratorio tessile di Terzigno. L’attività, gestita da un cittadino asiatico di nazionalità cinese, è risultata inadempiente agli obblighi imposti proprio per lo smaltimento dei rifiuti. I carabinieri, infatti, hanno rinvenuto ben sessanta sacchi pieni scarti tessili accastati alla rinfusa proprio all’esterno dell’opificio e abbandonati. Senza, dunque, che venissero rispettate le normative stringenti previste dalle leggi in materia di rifiuti.

Per l’uomo, dunque, è scattata la

denuncia. Risponde dell’accusa di smaltimento illegale di rifiuti. È stata inoltre imposto il provvedimento di sospensione dell’attività a causa della presenza dei sacchi di spazzatura rinvenuti nei pressi dell'opificio.

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