Cronaca locale

Sanità, l’incubo delle liste di attesa: ecco il piano per smaltirle

Saranno quasi 80 i milioni, di cui 46 provenienti da Roma, che la Regione Campania potrà gestire nel settore della Sanità. Previsti straordinari dei medici e visite serali

Sanità, l’incubo delle liste di attesa: ecco il piano per smaltirle

La Sanità, insieme a quello turistico, è uno dei settori più colpiti dagli effetti provocati dalla pandemia di Covid-19. Negli ultimi due anni in Campania gli accessi alle visite specialistiche ed i ricoveri medici e chirurgici sono stati fortemente rallentati a causa dell'emergenza virus.

Un problema che ha provocato enormi disagi ai cittadini che avevano necessità di sottoporsi a controlli. Le stime della Regione parlano di 70mila interventi chirurgici accumulati al 2021: 45mila sono stati recuperati mentre i restanti 25mila hanno subito un ulteriore rinvio.

Ora, però, potrebbe esserci un cambio di passo. È entrato nella fase esecutiva il piano preparato dalla Regione per recuperare tutto l’arretrato in ambito sanitario. Certo, per attuarlo serve denaro. Ma sul tavolo ci sono importanti fondi che, in buona parte, arrivano da Roma.

La legge di Bilancio 2021 ha destinato alla Sanità campana 46 milioni di euro. Di questi, 29 andranno alle strutture pubbliche e 17 al privato accreditato. Ma non è tutto. Perché ai fondi provenienti da Roma se ne aggiungono altri 33 stanziati da Palazzo Santa Lucia che andranno al privato accreditato.

Le risorse saranno impiegate anche per coprire il fabbisogno di personale ed i relativi straordinari. Le aziende sanitarie ed ospedaliere, così come le cliniche convenzionate, già da diverse settimane hanno iniziato ad avanzare con le liste di attesa, programmando operazioni fino a dopo il periodo estivo.

Un lavoro complicato che prevede alcune novità. Innanzitutto è stato annunciato un impiego di più ore dei medici nelle sale operatorie. Da sola, però, questa mossa non cambierà la situazione. Per questo, al fine di aumentare ulteriormente le forze a disposizione, si farà ricorso agli specializzandi in Medicina e verranno fatte assunzioni a tempo determinato.

Altro passo sarà quello di effettuare visite specialistiche anche di sera, in alcuni casi grazie alla sospensione dell’attività intramoenia.

Il piano prevede, in deroga ai tetti di spesa, anche il coinvolgimento delle strutture convenzionate.

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