Fugge alla vista degli agenti che, insospettiti dal suo insolito comportamente, lo bloccano e scoprono, in casa sua, una piccola centrale della ricettazione di smartphone e materiale hi-tech: finiscono nei guai tre cittadini gambiani alla Duchesca a Napoli.
I fatti si sono registrati nella serata di lunedì scorso. Durante uno dei normali servizi di controllo e monitoraggio del territorio, gli agenti in servizio presso il commissariato Vicaria-Mercato, hanno notato le mosse sospette di uno straniero. L’uomo, un extracomunitario che poi è risultato essere originario dello Stato africano del Gambia, aveva adocchiato la presenza della volante dei tutori dell’ordine. E, senza un'apparente ragione, aveva tentato di nascondersi alla loro vista. I poliziotti, a dir poco insospettiti dall’atteggiamento fin troppo guardingo dell’uomo, hanno deciso di volerci veder chiaro e, così, sono riusciti a bloccare in pochi minuti lo straniero. Volevano capire cosa motivasse la circospezione dell’uomo e da una rapida perquisizione sono spuntate fuori le ragioni del tentativo di elusione dell’uomo. Il gambiano, infatti, è stato scoperto in possesso di ben quattro telefoni cellulari di dubbia provenienza.
È scattata, così, la perquisizione in casa dello straniero. E qui i poliziotti si sono imbattuti in altre due persone, connazionali dell’uomo bloccato in strada, che erano intenti a smontare smartphone e materiale tecnologico. Nell’appartamento, in tutto, i poliziotti hanno rinvenuto ben centodieci apparecchi elettronici. Non solo telefonini, tra gli oggetti ritrovati in quell’abitazione c’erano anche tablet e personal computer. In più, gli agenti hanno scoperto e rinvenuto anche tutti gli strumenti tecnici utili a disassemblare e smontare i congegni hi-tech. Per loro, dunque, è scattata la denuncia: risponderanno dell’ipotesi di reato di ricettazione. Per uno dei tre stranieri, però, il quadro è ancora più pesante perché dai controlli effettuati dai poliziotti è risultato titolare di un permesso di soggiorno ormai scaduto. A suo carico, dunque, ci sarà anche l’accusa di ingresso e soggiorno illegale nello Stato.
L’operazione della polizia si iscrive nel novero degli interventi finalizzati al contrasto delle centrali di ricettazione, piccole e grandi, che favoriscono e ingrossano i mercati abusivi e sommersi della merce rubata o
contraffatta. A testimonianza dell’impegno delle forze dell’ordine sul delicatissimo fronte che rappresenta una importante fonte di reddito per gruppi che operano al di fuori del perimetro della legge.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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