Cronaca locale

La spiaggia di Bacoli restituita ai residenti

L’abusivismo edilizio aveva reso il luogo inaccessibile ai cittadini, costretti a rinunciare alla lingua di sabbia e al mare

La spiaggia di Bacoli restituita ai residenti

Ci sono voluti circa quarant’anni, ma alla fine la spiaggia libera di Casevecchie a Bacoli, nel Napoletano, è stata quasi del tutto ripulita. L’abusivismo edilizio aveva reso il luogo inaccessibile ai residenti, i quali erano costretti a rinunciare alla lingua di sabbia e al mare che rappresentano l’attrattiva più importante per i turisti che giungono da ogni parte della Campania. Più volte l’amministrazione comunale era intervenuta per chiudere alcune aree sommerse dai rifiuti. A dare l’annuncio dell’importante opera di risanamento è stato il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione, il quale, attraverso un video sulla sua pagina Facebook ha mostrato a che punto sono i lavori. A corredo anche alcune immagini dello stato attuale della spiaggia.

“È stata liberata – ha scritto il primo cittadino – poiché è iniziata la demolizione di una nuova struttura abusiva sul litorale di Bacoli. Stiamo restituendo al popolo oltre 5.000 mq di sabbia, di battigia, di panorama mozzafiato. Dopo oltre 40 anni. Sarà abbattuto anche il cancello che impediva l’accesso al mare. Via le reti, i citofoni. Così questo angolo di paradiso torna a essere dei bacolesi”. Il sindaco ha anticipato che verranno abbattuti altri manufatti, ma già da subito gli abitanti di Bacoli potranno ritornare a frequentare luoghi interdetti da troppo tempo.

“Emozioni! Ci riprendiamo la nostra spiaggia. Venite a viverla. Venite a giocare – ha continuato Della Ragione – passeggiare, a divertirvi. Baciatevi e abbracciatevi qui. Adesso è vostra. Guardate che panorama da sogno. Questo è il nuovo arenile libero, aperto a tutti coloro che amano la nostra città. Dobbiamo completare l’opera ma il segnale è chiaro. Bacoli si riprende Casevecchie. Adesso è quasi del tutto libera con Miseno sullo sfondo. Una piccola oasi di pace nel cuore del Paese. Insieme ci riprendiamo i beni pubblici.

Un passo alla volta”.

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