Cronaca locale

Whirlpool a Napoli, voto unanime per l'impegno della Regione Campania

Seduta mattutina per il consiglio regionale della Campania, unico punto all'ordine del giorno relativo alle misure da intraprendere per preservare il futuro di 400 lavoratori dello stabilimento Whirlpool di via Argine, dopo l'annuncio di chiusura del ramo d'azienda.

Whirlpool a Napoli, voto unanime per l'impegno della Regione Campania

Crisi industriale e futuro degli insediamenti Whirlpool al centro del consiglio regionale della Campania, convocato questa mattina in sessione monotematica straordinaria. Dibattito politico e posizioni da chiarire rispetto a criticità e prospettive d'intervento finalizzate a trattenere il presidio, produttivo dopo l'annuncio della chiusura dello stabilimento di via Argine.

Ultimo dato in ordine cronologico, la risultanza dell'incontro tra le parti al Mise, con la revoca della procedura di cessione del ramo d'azienda, ed il conseguente stop ai licenziamenti.

400 I lavoratori a rischio solo a Napoli, con preoccupazione estesa all'irpinia, preoccupazioni non scongiurata dall'annuncio di fine ottobre del Ministro Patuanelli, non una svolta allo stato dei fatti, ma un concretizzarsi del problema rimandato, con nuova scadenza fissata al marzo 2020.

Dibattito aperto in consiglio regionale, dall'ente di palazzo Santa Lucia pronti 20mln per provare a trattenere l'azienda, tra le strade da battere l'impiego delle risorse previste per Patto per la Campania e Zes.

“Abbiamo sposato la battaglia dei 420 lavoratori di Whirlpool perché senza lavoro non c’è dignità, non c’è sicurezza, non c’è famiglia, e la Regione è fattivamente intervenuta, con venti milioni di risorse pubbliche, per difendere lo stabilimento produttivo di Napoli” – il commento del Presidente della Commissione Lavoro Nicola Marrazzo.

Trattativa allargata, intervento istituzionale concreto la formula Caldoro – “Una valutazione immediata: Governo assente, regione assente, e le industrie chiudono. Questo vale per l'Ilva, vale per Whirlpool e purtroppo rischiamo anche altre chiusure. Quando non c'è la politica, non ci sono le istituzioni, di cosa ci meravigliamo? I lavoratori rimangono soli, abbandonati, ed è un grande rischio”

Ed era presente in consiglio regionale anche una delegazione di lavoratori. Alla politica la richiesta di garanzie per il proprio futuro.

"Noi ci aspettiamo che tutte le istituzioni si mobilitano per provare a far cambiare idea all'azienda" - il commento dei lavoratori presenti all'assemblea - "Il Comune si è schierato, ora è il momento della Regione Campania, confidiamo nell'investimento da 20 milioni di euro annunciato già durante gli scorsi giorni e confermato questa mattina, aspettiamo adesso l'intervento del Governo che deve fare la sua parte. Un'eccellenza in Campania non può essere delocalizzata, si parla tanto del Sud, dello sviluppo, che si dia allora riscontro con misure serie a livello comunale, regionale, nazionale".

Per il momento l'azienda resta a Napoli, l'impegno in termini economici della Regione Campania viene confermato, ora l'obiettivo nell'apertura del dialogo con l'azienda - "Per il momento hanno deciso di restare - ha chiarito la Pres. del Consiglio Regionale Rosa D'Amelio - capiamo a che titolo, in quali condizioni, se sono di garanzia per gli operai mi sembra giusto la Regione mantenga il suo impegno"

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