Napolitano «Dissesto diffuso: serve un piano non opere faraoniche»

Il commento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla tragedia di Messina è duro, e dalle sue parole trapela la rabbia per le morti causate dal maltempo e «dall’abusivismo». Il capo dello Stato chiede che si agisca subito anche «in tante altre parte d’Italia» per evitare che tragedie simili possano ripetersi. Napolitano ieri era in visita a Potenza ma si è fatto informare costantemente sulle operazione di soccorso: «Ho appena parlato con il prefetto di Messina - rendeva noto a metà pomeriggio - e purtroppo ora che i mezzi di soccorso accedono al luogo del disastro aumenta il numero delle vittime». «Ho appena letto una dichiarazione del responsabile della protezione civile Guido Bertolaso e dice delle cose sacrosante - affermava -. C’è una situazione di diffuso dissesto idrogeologico in gran parte causato da abusivismo, nel Messinese e in tante altre parti d’Italia. O c’è un piano serio che, piuttosto che in opere faraoniche, investa per garantire la sicurezza di queste zone del Paese o si potranno avere altre sciagure. Condivido pienamente le parole di Bertolaso». La sollecitazione è ad agire rapidamente con azioni concrete.

E le parole di Napolitano sembrano acquisire più significato proprio perché pronunciate a Potenza, una città di quel Mezzogiorno in ritardo di infrastrutture, per il quale poche ore prima lo stesso presidente aveva «speso parole di fiducia», invitando «le forze rappresentative della società e delle istituzioni» ad «aprire una prospettiva nuova per il Sud e per il Paese».

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