Napolitano premia il consiglio provinciale che perde tempo a votare per l’Afghanistan

Napolitano premia il consiglio provinciale che perde tempo a votare per l’Afghanistan

Il consiglio provinciale di Genova riceve la medaglia dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, come una delle poche province che ha ricordato l'importanza dell'Ente e poi non solo perde tempo per una mozione contro la guerra in Afghanistan, ma va pure contro il Presidente quando dice: «Il ruolo dell'Italia è quello di esportare la Pace». Ieri il centrodestra ha così lasciato l'aula, in segno di protesta, quando si è dovuta votare la mozione del centrosinistra sul «ritiro delle truppe italiane in Afghanistan».
«Ritiro o non ritiro - ha detto il vicecapogruppo Pdl Paolo Bianchini - la competenza della delicata questione, è del governo e non è certo della provincia di Genova. Inoltre, ammesso che qualcuno consideri siffatta mozione, i compagni avevano l'obiettivo di indebolire la posizione del governo e del ministro e quindi dell'Italia come paese della Nato. Non possiamo andare avanti sempre così: occorre meno demagogia e più presenza pratica per rispondere alle esigenze del territorio genovese». «Un voto inutile - ha aggiunto il capogruppo arancione Massimo Pernigotti - siamo nella Nato e tocca al governo decidere. I giovani che sono all'estero in missione di pace, devono avere il sostegno di tutta la popolazione».
Ieri non c'è stato quasi niente da fare. Il capogruppo di rifondazione, Gian Piero Pastorino, ha continuato discutendo la mozione sulla «ripubblicizzazione dell'acqua». Per fortuna stavolta non si è perso molto tempo e la Federazione della Sinistra si è accorta che la mozione era superata dal risultato dei referendum e che i cittadini, pure genovesi, avevano già superato quello la lenta «burocrazia» di Palazzo Spinola. Qualche minuto per l'autocelebrazione, però, lo si è perso ugualmente.
«Il popolo ha votato - ha detto Pastorino - e ha anticipato la mozione che avevo presentato settimane fa. È inutile continuare a discutere». Per quanto riguarda l'importantissima mozione su «l'acquisto di coppia di lepri da cattura», invece, si è sorvolato.
Quello che si è deciso, in sostanza, è l'istituzione di una commissione consiliare per la questione dei rifiuti provenienti da altre regioni. «Gli abitanti di Scarpino - ha detto il capogruppo dei Verdi Angelo Spanò - avevano da anni segnalato la questione: vogliamo vederci chiaro. Anche perché risulterebbe che Amiu, per rifiuti da fuori regione, si affida ai compagni della Unieco. Vogliamo sapere quanto ci guadagna e soprattutto che tipo di rifiuti vengono portati sul nostro territorio e da dove arrivano».


Il vicecapogruppo Pdl ha poi puntato il dito contro l'iniziativa del Berio Cafè, che offriva la tazzina a chi portava la scheda timbrata del referendum: «siamo al limite del voto di scambio». «Anche se la Berio è struttura pubblica - ha detto il capogruppo di Sel Salvatore Fraccavento - il gestore è privato e può fare quello che vuole».

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