Narcos albanesi riempivano di coca il litorale

Dieci chili di cocaina e sei trafficanti in galera. Narcos albanesi sul litorale romano: avevano realizzato una rete per lo stoccaggio della cocaina in quantità industriale all’apparenza a prova di «sbirro». Come? Utilizzando garage e appartamenti occupati abusivamente, nelle zone più degradate della capitale e, soprattutto, prive di controllo. Ma i finanzieri di Pomezia, dopo averne individuati due, non li hanno mai mollati, arrivando a scoprire i vari depositi nonché i loro compari.
L’operazione incomincia, come spesso accade, con la segnalazione di alcuni stranieri in odor di malaffare dalle parti di Ardea. È all’interno del residence «Le Salzare», a Tor San Lorenzo, che M.F. e L.F., entrambi albanesi rispettivamente di 40 e 35 anni, vivono facendo mille espedienti. Davanti l’abitazione le loro auto. «A quel punto abbiamo piazzato sotto le macchine due impianti satellitari gps - spiega il capitano della Guardia di Finanza Augusto dell’Aquila, comandante della compagnia di Pomezia - che ci hanno segnalato ogni loro spostamento tra la costa e l’entroterra». Non solo. I due, dopo aver raggiunto Torvaianica prima, la capitale dopo, imboccano l’Autosole in direzione Nord. A Prato, in Toscana, incontrano i loro fornitori all’ingrosso. I finanzieri in borghese sono sempre alle loro costole. Nel frattempo i loro colleghi fanno irruzione prima all’Eur poi a Torvaianica. Nel primo covo, in un garage abbandonato, c’è un’auto sulla quale è stato visto il 35enne assieme a una connazionale. La donna, A.R., 25 anni sarà anche lei arrestata e dagli inquirenti considerata la mente del gruppo. All’interno della vettura il primo sequestro eccellente: cinque chilogrammi di «polvere bianca» ancora da tagliare, purissima, e della miglior qualità sul mercato.
La coppia di criminali prosegue, ignara, il viaggio di rifornimento. Il nucleo operativo delle Fiamme Gialle pometine arriva in un appartamento su viale Romania, a Torvaianica, dove i due hanno dormito la notte prima. Il blitz è fulmineo: in casa un’altra coppia di albanesi, P.M. e D.M., di 28 e 26 anni. I due si lasciano ammanettare senza fare storie. In un armadio in camera da letto, ben nascosti all'interno di un doppiofondo, altri tre chili di droga. A Prato, intanto, avviene lo scambio fra i primi due soggetti e i «grossisti». La Guardia di Finanza ancora dietro. Il viaggio verso Roma è segnalato costantemente a una serie di pattuglie che non perdono mai di vista gli stranieri. «All’altezza del casello autostradale di Roma Nord - conclude il capitano dell’Aquila - abbiamo istituito un posto di blocco e li abbiamo fermati». Ad attenderli anche il sesto uomo, G.T., italiano di 38 anni. Nel passaruota della macchina spuntano altri due chili di cocaina Quanto basta per arrestarli tutti con le accuse di traffico e detenzione di sostanza stupefacente.
I sei sono finiti nel carcere di Velletri, in quello romano di Regina Coeli e a Rebibbia. Ancora droga, cocaina e hashish, sequestrata a Torvaianica. In manette, questa volta, finiscono due cittadini marocchini di 26 e 32 anni, fermati sul lungomare delle Sirene dai carabinieri di Pomezia assieme a due acquirenti del posto.

Gli extracomunitari con loro avevano solo pochi grammi di droga e una mazzetta d banconote, frutto dell’attività di spaccio, ma sufficienti per finire in gattabuia. I nordafricani sono stati processati per direttissima, condannati e rinchiusi nel carcere veliterno.
yuri9206@libero.it

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