Nasce la Fondazione: in Galleria dehors tutti uguali, aperti ai turisti i piani alti

Era stato annunciato come un «regalo di Natale». Arriva con due mesi di ritardo, ma nascerà entro fine mese la Fondazione per la Galleria. I lavori del gruppo tecnico, composto da dirigenti del Comune, della Camera e dell’Unione di commercio sono terminati e nelle prossime due settimane il sindaco Letizia Moratti e il presidente dei commercianti milanesi Carlo Sangalli daranno il via al progetto per valorizzare il monumento. Sia nel senso della riqualificazione che della «rendita» economica degli spazi (leggi: gli affitti). Il progetto parte da un’analisi storica della Galleria, dall’inaugurazione del 1867 ad oggi, e vuole recuperare le funzioni originarie di una «strada commerciale coperta». Una «vetrina» di qualità, per i cittadini e i turisti, e anche un luogo attraverso cui valorizzare le eccellenze della città, svolgendo funzioni di marketing. Uno spazio «vivibile», a tutte le ore della giornata. Anche di recente sono fioccate le critiche per il deserto che si crea appena chiudono i negozi.
Per ridare alla Galleria il suo antico splendore saranno riutilizzati anche i piani dell’architetto Leonardo Benevolo. Certamente, è l’obiettivo del Comune, basta alla sarabanda di mostre, dibattiti e installazioni senza arte nè parte: troveranno spazio solo eventi di alta qualità.

Il gruppo di lavoro ha pensato anche alla riscoperta dei piani alti della Galleria, dove finora si trovano solo associazioni, uffici, qualche abitazione privata, che potranno essere sostituite invece con funzioni che permettano ai visitatori di salire e ammirare anche lo sviluppo «verticale» del monumento. Attenzione all’arredo e al decoro, con dehors omogenei per i bar e ristoranti (e coreneti con gli elementi storici della Galleria).

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