La testata è un ritorno al passato. «Voluto» dice il direttore Giorgio Mulè. «Ma tutto il resto, in questo nuovo Panorama, è proiettato al futuro». In edicola da oggi, la versione 2010 del settimanale Mondadori punta sulla tecnologia: internet, iPhone, navigazione sul cellulare, webcam. «Non è che cambia pelle: è proprio una mutazione genetica» racconta il direttore. «Rimane il dna del newsmagazine, ma il resto è tutto cambiato, dalla testata in giù». Rivoluzione grafica («meno orpelli, nessuna leziosità») e non solo: «È proprio un cambiamento di testa: abbiamo cancellato le sezioni classiche in cui sono divisi i settimanali. Quello che ci guida sono le nuove priorità dellinformazione».
Allora innanzitutto ci sono i personaggi: protagonisti, magari a volte un po nascosti, persone non comuni perché segnano la realtà: politica, finanza, sport, cultura, salotti buoni. «La realtà oggi va letta attraverso i protagonisti che la interpretano, la fanno, la impongono come notizia. Noi vogliamo raccontare queste persone come non lha fatto ancora nessuno». Così, non cè lanalisi delle elezioni in Colombia, ma un ritratto di Antanas Mockus, matematico di origini lituane, due volte sindaco di Bogotà: è lui, l«ecovisionario», il candidato che può diventare il prossimo presidente.
«La personalizzazione è una delle sfide maggiori che abbiamo lanciato» dice Mulè. «Per esempio: raccontiamo la crisi dei mercati attraverso la figura di Tremonti e le sue mosse». E poi personaggi molto diversi possono finire legati: visti attraverso una «password», una parola chiave che in questo caso è «lultima spiaggia», qualcosa che accomuna Norma Rangeri, Edmondo Bruti Liberati, Rosella Sensi e Paolo Ferrero. «La scelta della copertina va in questa direzione: Mourinho è il personaggio del calcio di questanno. Noi lo raccontiamo attraverso unintervista, ma anche un approfondimento, che poi è la caratteristica tipica del settimanale».
Poi ci sono i «Fatti» veri e propri, il newsmagazine più classico: «Il polmone di Panorama: inchieste, attualità, scoop. Ma anche qui, senza gabbie: non ci sono per forza quattro pagine di economia, quattro di scienze, quattro di sanità. Dipende da quello che impongono i fatti». E i servizi si possono approfondire con le tecnologie: internet, ovviamente, ma soprattutto il «codice Qr» per navigare sul cellulare (per esempio si possono ascoltare le testimonianze dellinchiesta sulla setta della porta accanto), la «realtà aumentata» (basta far leggere il codice dalla webcam del computer); e la possibilità di esprimere opinioni sempre grazie al codice Qr. «Ci puoi impiegare anche una settimana per leggere tutto. Lidea è: oltre la carta. Perché vogliamo conquistare anche i giovani, quelli fra i 18 e i trentanni, che non sono abituati al settimanale ma sono i più sollecitati dalla rete. Per loro abbiamo creato unapplicazione gratuita per liPhone».
E un po di linguaggio tecnologico finisce pure nel giornalismo: «Dopo le hardnews, quello che il lettore deve sapere, arrivano le softnews. In mezzo, lo spartiacque delle Idee». Cioè: spunti per riflettere (il servizio di questo numero è dedicato alla «psicopatologia del potere», per tentare di spiegare scatti di nervi inaspettati), prima di passare alla parte più leggera della vita. Sono gli «Extra»: arte, libri, cinema teatro, musica, shopping, cura del corpo, casa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.